Qualità italiane, le Marche alla Campionaria

Qualità italiane, le Marche alla Campionaria

Spazio espositivo “open” di oltre 300 mq gestito dalla Regione e da Unioncamere

macchinari di pregio, senza dimenticare ovviamente le prelibatezze della tradizione culinaria e delle cantine. La partecipazione alla Fiera Campionaria delle Qualità Italiane a Milano dal 7 al 10 maggio, ha lo scopo di mettere in vetrina tutti quei prodotti che nascono e crescono grazie all’iniziativa degli artigiani e delle aziende che costituiscono il tessuto economico e produttivo del territorio e che fanno delle Marche la regione con più imprese manifatturiere a livello nazionale. L’appuntamento milanese quindi è da non perdere per più motivi: oltre alla possibilità di essere riconosciuti come esponenti del made in Italy, la Campionaria delle Qualità Italiane permette di far conoscere le proprie eccellenze e di comunicare il proprio valore e la propria strategia imprenditoriale rafforzando il proprio brand.
L’intento della giunta regionale è quello di puntare sulla promozione del territorio nel suo insieme e delle tipicità marchigiane per creare un secondo motore di sviluppo della nostra economia e costruire un baluardo di difesa dalla crisi in atto. Va superato il tradizionale concetto di turismo inteso come mare e ombrellone a favore di un “prodotto Marche” fatto sì di mare e natura, ma anche di arte e cultura, enogastronomia, artigianato, moda che favorisca sia il turismo che l’export. La Regione è ricca di attrattive e sa ben coniugare tradizione e innovazione, ma bisogna fare in modo che tutto il mondo lo sappia e appuntamenti come questi servono proprio a questo.
Le Marche si presenteranno alla Campionaria con uno spazio espositivo “open” di oltre 300 mq gestito dalla Regione e da Unioncamere. Accanto alle produzioni di qualità non mancherà un’accurata promozione turistica dei beni architettonici e paesaggistici.
L’evento, il cui ingresso è gratuito, è rivolto ad un pubblico variegato: dai semplici cittadini ai giovani che cercano possibilità di formazione, dalle delegazioni estere e dagli imprenditori, fino agli amministratori, ed è inoltre un faro puntato sulla situazione del made in Italy anche per mondo della cultura, scuole ed Università.