Questa è la sequenza di una gestione che non si interessa alla produzione ma bensì a qualche cosa di non definito che riguarda un piano industriale inesistente.
Il sei ottobre del 2008 l’azienda presentava un piano industriale con quattro punti:
1) ristrutturazione energetica
2) ampliamento dei mercati
3) nascita di nuovi partnership
4) riduzione del personale.
Ad ogni verifica si notavano dei cambiamenti con nuovi indirizzi senza aver mai realizzato nulla.
Esempio è che 1 megaWatt di produzione con pannelli fotovoltaici da installare non c’è neanche l’ombra, oggi dichiarano di voler produrre 6 megaWatt con impianto a oli combustibili, ennesima svolta camaleontica.
Il 29-10-08 in un comunicato si informava che i MARCHI storici e centennali dell’azienda passavano di proprietà dalla Novico spa alla Novico Medical Trading srl marchi valutati in alcuni milioni di euro e pagati 40 mila euro, bisogna dire che in bilancio erano stati messi a 20 mila euro. Si può ben vedere che qualche manovra poco chiara si sta attuando , a scapito dei lavoratori della Novico spa.
Per valutare la manovra si ha l’impressione che si sta creando un contenitore vuoto e pieno di debiti la (Novico spa) e uno sano con dentro il meglio e senza problemi finanziari la (Novico Medical Trading srl)e la proprietà è la stessa. Sarà forse un caso che il controllato e il controllore siano lo stesso soggetto ?
La situazione ad oggi è che l’energia elettrica è stata distaccata, si procede con produzioni ridotte con l’ausilio di 2 gruppi elettrogeni; il gas anch’esso è assente e le materie prime scarseggiano. L’unico vero investimento è la chiusura della mensa e l’eliminazione dei distributori per il ristoro dal prossimo 1 maggio 2009.
Ciò che tocca le maestranze è che i pagamenti degli stipendi non vengono mai erogati alle scadenze bensì quando la proprietà lo ritiene opportuno; ad oggi non sono stati pagati gli stipendi di febbraio e marzo 09, forse anche questo fa parte del nuovo piano industriale ?
Le produzioni sono spesso ferme per mancanza di materie prime, ultima fermata è di questa settimana dove la direzione Novico in modo unilaterale ha messo in ferie forzate i lavoratori,( in barba all’art. 8 comma 5 del CCNL che prevede la consultazione con la rsu per le ferie collettive).
Altra innovazione dei rapporti sindacali in questa azienda è il fatto che oggi non si ha come interlocutore un manager bensì si tratta con un avvocato(codice civile e minacce in mano) e questo la dice lunga sulle finalità di questa azienda.
Non bisogna dimenticare che i 78 lavoratori della Novico spa, metà sono in CIGS a rotazione quindicinale, accordo firmato il 19-12-2008 in cui si prevede l’anticipo di 200 euro, ma l’azienda avrebbe potuto scrivere qualunque cifra visto che non paga e di conseguenza non rispetta gli impegni presi davanti alle istituzioni, in primis la Regione Marche. Ci chiediamo noi lavoratori dove sono le istituzioni, il comune, la provincia, il prefetto, la regione .
Forse quando le istituzioni si sveglieranno si renderanno conto che il tessuto sociale di questa città non c’è più, e non potranno dire che c’è il libero mercato, cosa che le famiglie senza un reddito non capiscono.