1. scarsa chiarezza sulle modalità operative e sulla documentazione richiesta ai problemi di dignità individuale e riservatezza.
Il Governo ha fatto una operazione di propaganda per attirare l’attenzione degli anziani-poveri, con una azione vantaggiosa solo per i supermercati convenzionati.
2. pochi anziani interessati a causa della complessità e del target realmente interessato (per i limiti di reddito calcolati tramite l’ISEE bisognava essere oltre i limiti della sussistenza).
3. impossibilità della trasmissione della richiesta della social card per via telematica da parte dei CAAF.
4. uso esclusivo per l’acquisto dei prodotti alimentari.
5. ritardi nel rispetto della tempistica della ricarica delle stesse tessere.
Attualmente il Governo per recuperare queste insufficienze denunciate dal sindacato, ha unilateralmente deciso con un decreto interdipartimentale (27/02/2009) di:
· spostare la scadenza al 30 aprile 2009, per consentire al richiedente di poter fruire degli "accrediti" anche per i mesi passati.
· la possibilità per coloro che presenteranno la domanda entro il 30 aprile 2009, se in possesso dei requisiti necessari, di poter ricevere anche l’accredito relativo al trimestre ottobre-dicembre 2008, insieme a quello relativo al 1° e 2° bimestre 2009;
· l’esclusione del requisito di “essere un soggetto incapiente”, precedentemente previsto per aver diritto a richiedere la “carta acquisti”;
· la possibilità per il richiedente la “carta acquisti” di poter essere assistito anche dal Caf, o da altri soggetti abilitati, favorendo così la trasmissione, in via telematica, della richiesta del beneficio;
· l'utilizzo della “social card” anche per l’acquisto di prodotti farmaceutici o para-farmaceutici;
· la “perequazione” delle soglie reddituali e Isee , che vengono aumentate annualmente, dal 2009, in ragione dell’indice di perequazione automatica dei trattamenti pensionistici a carico dell’assicurazione generale obbligatoria;
· la possibilità per le regioni, province autonome ed enti locali di “integrare il Fondo vincolando l’utilizzo dei propri contributi a specifici usi a favore dei residenti nel proprio ambito territoriale”».