Sicurezza, lettera ai parlamentari piceni

Sicurezza, lettera ai parlamentari piceni

In relazione alla revisione della normativa del Testo unico

sulla sicurezza: «Gentili Signori, come Vi sarà sicuramente noto in questi giorni il governo ha annunciato che nel prossimo Consiglio dei Ministri intenderebbe rivedere il testo unico per la sicurezza sul lavoro (D.lgs 81/2008) approvato dal governo Prodi ad oggi largamente disatteso.
Prime informazioni parlano di una riduzione delle sanzioni, già peraltro molto esigue, che vengono spesso aggirate per mancanza dei necessari controlli.
A titolo di cronaca Vi ricordiamo che nella Regione Marche esistono 175.413 imprese con 70 tecnici alla prevenzione quindi con un rapporto di un tecnico ogni 2506 imprese (dato italiano 1 ogni 2.700 aziende) sono dati che ci dovrebbero far riflettere sulla capacità quantitativa e qualitativa delle ispezioni.
Sempre nei giorni scorsi una circolare dell'Inps del direttore dell'istituto Domenico Crecco, datata 25 febbraio 2009, anticipava quello che voleva fare il Ministro Sacconi con il Decreto per riformare il Testo Unico per la sicurezza sul lavoro. L’Inps dava disposizioni agli ispettori del lavoro di non intervenire sulla base di segnalazioni anonime da parte dei lavoratori. Nella sostanza si chiede agli ispettori del lavoro, di “allentare” gli interventi poiché c'è la crisi, i controlli devono essere meno rigidi, non bisogna danneggiare troppo le imprese, casomai "dovrà essere privilegiata l''azione di vigilanza nei confronti delle realtà economiche gestite da minoranze etniche". Come sindacato, unitariamente, riteniamo inaccettabili queste affermazioni e siamo fermamente contrari ad ogni stravolgimento; sono intenzioni ed affermazioni gravi ed  in assoluta sintonia con le posizioni più volte espresse dalla parte più aggressiva della Confindustria. 
Qualche giorno fa il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha fatto di questo tema un tratto distintivo del suo mandato, aveva invitato tutti a non abbassare la guardia anche e soprattutto in questo periodo di grave crisi economica e sociale. I provvedimenti annunciati a ns. modesto avviso non vanno in questa direzione. Per queste ragioni il sindacato ritiene importante lanciare una  campagna di sensibilizzazione anche attraverso il Vs. coinvolgimento affinché il governo non assuma questa grave decisione e esamini questi provvedimenti al prossimo Consiglio dei Ministri. Vi invitiamo inoltre ad aiutarci nella sensibilizzazione su un tema cosi delicato e ad attivarvi con tutte le iniziative a voi possibili per bloccare ogni tentativo di smantellamento del Dlgs n.81 /2008».