Pulizia delle scuole, 130 lavoratori a rischio

Pulizia delle scuole, 130 lavoratori a rischio

L’incontro si è concluso con la sottoscrizione di un protocollo congiunto

che hanno in appalto dal Ministero dell’Istruzione il servizio di pulizia delle scuole e che operano, per conto del Ministero della Difesa, anche presso la caserma “Clementi” di Ascoli.
Al presidente Rossi i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, che hanno avviato un’opera di sensibilizzazione di tutte le istituzioni, hanno fornito il quadro di una situazione drammatica: nel bilancio del Ministero ci sono i fondi per pagare il servizio solo fino alla fine di marzo, tant’è vero che le imprese appaltatrici hanno già avviato le procedure di messa in mobilità del personale. Il problema è nazionale e coinvolge circa 20 mila persone, in gran parte donne che fino al 2001 svolgevano questa essenziale mansione come lavoratrici socialmente utili e che poi furono stabilizzate attraverso le assunzioni nei consorzi di cooperative. La vertenza si trascina dallo scorso ottobre, con l’alternarsi di dichiarazioni di disponibilità al dialogo da parte ministeriale cui però non hanno fatto seguito i necessari stanziamenti in bilancio. L’ultima giornata di sciopero della categoria si è svolta il 25 febbraio scorso
I rappresentanti sindacali di CGIL, CISL e UIL hanno sottolineato come queste donne, per età e qualifiche professionali, abbiamo veramente poche possibilità di una ricollocazione, senza considerare che per la categoria non sono previsti ammortizzatori sociali.
L’incontro si è concluso con la sottoscrizione di un protocollo congiunto tra l’Amministrazione provinciale e le organizzazioni sindacali per attivare tutti quei canali volti a sensibilizzare su questa difficile questione le istituzioni superiori (regionali e nazionali) coinvolgendo in quest’azione anche i Comuni maggiormente interessati. A tale riguardo, il presidente Rossi ha già predisposto una nota che sarà inviata ai Ministeri competenti per sollecitare una tempestiva e positiva conclusione di questa situazione che rischia di aggravare ulteriormente il già difficile quadro occupazionale del territorio provinciale.
“Se da una parte il Governo sta legittimamente cercando risorse per sostenere il reddito delle famiglie ed ampliare i fondi a disposizione degli ammortizzatori sociali – osserva il presidente Rossi nella missiva – appare contraddittorio, dall’altra, non trovare le risorse necessarie a coprire gli appalti per assicurare la continuità occupazionale, a livello locale e nazionale, a queste lavoratrici che, oltretutto, sarebbero dovute essere state assunte nell’organico dello Stato. Inoltre – scrive ancora il presidente Rossi – non meno importante è il lavoro svolto da questo personale che contribuisce con i servizi di pulizia dei locali scolastici, non solo al mantenimento delle condizioni igieniche e di sicurezza dei plessi, ma anche a fornire un apporto prezioso sotto il profilo del presidio delle strutture”.