Vigile Picena, proclamato lo stato di agitazione

Vigile Picena, proclamato lo stato di agitazione

La Ugl ha ribadito all’azienda la richiesta di onorare gli impegni presi

l'Ugl provinciale. «Alla Vigilia di Natale 2008 la Ugl-sicurezza civile aveva revocato uno sciopero già proclamato per l’applicazione del Contratto Integrativo Provinciale perché la proprietà aziendale aveva convocato la Rsa Ugl ed aveva espresso la sua volontà ad applicare il CIP, chiedendo nel contempo la revoca dell’azione di protesta».
«Da quella data - prosegue la nota - nonostante ripetute sollecitazioni ed incontri con la RSA, quell’impegno non è stato attuato. I dipendenti della Vigile Picena srl sono le uniche guardie giurate dell’intera Provincia di Ascoli Piceno a cui non vengono concessi gli aumenti economici previsti dal CIP. Così facendo la Vigile Picena, non soltanto penalizza i propri dipendenti, ma crea altresì una turbativa di mercato nei confronti di tutti gli altri Istituti di vigilanza che operano nel territorio applicando correttamente il CIP.
I lavoratori della Vigile Picena - continua l'Ugl - sono stati 2 anni 'al palo', economicamente indietro ai propri colleghi provinciali e dopo la spinta delle lotte sindacali e l’impegno ad applicare il CIP ed a pagare gli arretrati, si sentono oggi presi in giro dalla proprietà. E’ scattata immediatamente la protesta delle guardie giurate della società. La Ugl-sicurezza civile ha ribadito all’azienda la richiesta di onorare gli impegni presi, applicare il CIP e liquidare gli arretrati economici ai propri dipendenti. E' stato quindi proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori».