Nel Paese arabo esiste un organismo per il controllo del titolo delloro e delle pietre preziose
della Fiera annuale dell’oreficeria (15-20 febbraio 2009). L’obiettivo è approfondire la conoscenza del sistema economico del Paese, individuando in particolare le opportunità di business legate al mercato orafo. In quest’ottica sono programmati incontri mirati in fiera con operatori selezionati. L’iniziativa è pianificata in collaborazione con l’ufficio ICE (Istituto per il Commercio Estero) del Kuwait che ha curato gli aspetti logistico-organizzativi legati alla preparazione e realizzazione della missione.
Il settore della gioielleria-oreficeria è certamente tra quelli potenzialmente più suscettibili di incremento in termini di forniture italiane e tra i più attraenti. Il Kuwait è infatti un paese con buona capacità di spesa pro-capite e che apprezza il design made in Italy. Nonostante i dati statistici indichino un incremento del nostro export, i gioielli provenienti dall’Italia sono però finora poco presenti sul mercato, e una ristretta fascia di consumatori si rifornisce con acquisti diretti in Italia. Il mercato dell’oreficeria e gioielleria si basa infatti soprattutto su importazioni provenienti da India e Cina, anche tramite gli Emirati Arabi. L’utente finale appare comunque qualificato e competente, attento alle evoluzioni dello stile e del gusto.
La missione esplorativa condotta dal Consorzio, rappresentato dal presidente Sandro Angelini, e gli associati Sigismondo Capriotti, designer orafo, e Roberto Gatti e Sergio Nicolini, artigiani orafi, sta raggiungendo già nell’immediato ottimi risultati. Prima di tutto la fiera appare un appuntamento di rilievo per il settore orafo, dotata di un’immagine di alto livello, caratterizzata da una buona esposizione dei gioielli e da arredi di qualità.
Inoltre, già durante il primo giorno di incontri è stato raggiunto un importante accordo di partnership con l’Unione Commercianti e Importatori della gioielleria in Kuwait rappresentato dal presidente Mr Hussain Alarbash della New Modern Jewellery, insieme ad altri tre operatori, Mr Abdulmohsen Al-Fares della Hamad Al Fares & Sons Jew. Co., Mr. Naser Al-Sayegh della Ali & Naser Al Sayegh For Jewellery Co. W.L.L., e Mr. Adnan Essa Al-Arbash della Al-Arbash Modern Jewellery. Presenza fondamentale anche quella di Mr. Ali Tibi, Trade Analyst dell’ICE del Kuwait e Barhein, grande esperto e conoscitore del mercato locale.
L’accordo prevede la presenza delle aziende orafe del Consorzio alla prossima edizione della fiera d’oreficeria del Kuwait, che si terrà ad aprile, all’interno degli spazi dell’Unione Commercianti e Importatori. Gli orafi del Consorzio saranno presenti con le loro produzioni orafe artigianali, con i loro nomi, immagine pubblicitaria, cataloghi e splendidi video realizzati all’interno delle botteghe durante momenti salienti delle lavorazioni artigianali, video che il Consorzio sta portando in giro per il mondo nell’ambito di mostre, fiere ed eventi internazionali. Il gruppo orafi del Consorzio sarà quindi presente alla prossima edizione della fiera in qualità di partner della locale Unione Commercianti e Importatori che sosterrà la presenza stessa del Consorzio sia riguardo alla predisposizione degli spazi espositivi, sia in merito alla risoluzione delle problematiche di sdoganamento della merce.
Il programma di appuntamenti prosegue con l’incontro con il responsabile dell’ente fiera, l’Exhibition Manager Ali Al-Shatti che ha illustrato gli aspetti legati allo sdoganamento in fiera e alla punzonatura dei gioielli. Attualmente in Kuwait esiste un organismo per il controllo del titolo dell’oro e delle pietre preziose (legato al Ministero dell’Industria), si tratta infatti di un paese hallmarking, pertanto tutta la merce posta in commercio deve essere stata precedentemente punzonata dall’Assay Office Kuwaitiano. Solo punzonando i gioielli è quindi possibile immetterli e testarli realmente sul mercato del Kuwait. Così come faranno gli orafi del gruppo del Consorzio, presenti prossimamente con le loro creazioni nell’ambito di fiere e altri appuntamenti con operatori locali, pianificati e organizzati grazie alla partnership con l’Unione Commercianti e Importatori del Kuwait.
Diversi altri incontri hanno caratterizzato la missione commerciale del Consorzio in Kuwait, come quello con Damas, primo distributore di prodotti di gioielleria del mercato arabo, con circa 300 punti vendita solamente a Dubai.