Venerdì 20 febbraio nuova riunione del tavolo istituzionale
l’orientamento espresso dalla Regione e dalla Provincia, la nuova versione del progetto di riconversione del sito industriale ex Arena, che propone una diversa articolazione delle superfici commerciali, tenuto conto della sospensione del rilascio di nuove autorizzazioni per l’apertura di grandi strutture di vendita imposto da una recentissima legge regionale.
Un’unica prescrizione, quella di realizzare l’ampliamento del ponte di via Bore Tesino. Onere che sarebbe a carico della proprietà dello stabilimento.
Alla luce di queste risultanze, il sindaco Luigi Merli ha riconvocato per il 20 febbraio, in municipio, tutti i componenti del tavolo istituzionale costituitosi a garanzia del progetto di riconversione aziendale e di cui fanno parte, oltre al primo cittadino di Grottammare, i rappresentanti nazionali e provinciali degli organi sindacali (FLAI-CGIL, FAI-CISL, UILA-UIL, UGL), le RSU dello stabilimento, l’amministratore delegato dell’Arena Surgelati Spa, Giovanni Giancola, la Regione Marche (in particolare i servizi per l’Impiego e il mondo del lavoro e Commercio e tutela dei consumatori) e il settore Politiche attive del lavoro della Provincia.
Resta in corsa, quindi, la creazione di uno spazio di esposizione e distribuzione di prodotti di eccellenza della regione Marche e del Made in Italy (CEM-Centro di Eccellenza Marchigiana) sulle superfici dello stabilimento Ex Arena Surgelati. Progetto che darebbe attuazione a una delle finalità del Piano di ristrutturazione e rilancio dell’azienda, creando opportunità di rioccupazione della forza lavoro ancora attiva dello stabilimento grottammarese, attualmente 31 persone.
La necessità di una prospettiva di riconversione conforme alle disposizioni sul commercio entrate in vigore il 24 dicembre 2008 (l.r. 37) aveva già portato alla convocazione di una riunione, lo scorso 22 gennaio, tra istituzioni, organi sindacali e proprietà. Da quell’incontro emerse la necessità di vagliare la fattibilità di una nuova strada da percorrere, compito che il sindaco Luigi Merli aveva immediatamente girato all’Ufficio tecnico comunale per l’istruttoria del caso.
La soluzione cercata non si discosta nelle finalità dal progetto originario e ha il valore di garantire a tutt’oggi il mantenimento delle misure sociali previste dagli accordi contenuti nel protocollo di intesa firmato il 15 novembre 2007 tra amministrazione comunale e provinciale, proprietà e organizzazioni sindacali.