Manuli, Ugl e Sdl non firmano l'accordo sulla Cig

Manuli, Ugl e Sdl non firmano l'accordo sulla Cig

Quaglietti: «L’azienda continua a non essere trasparente sotto il profilo delle garanzie del futuro»

integrazione ordinaria da attuare nelle ultime due settimane di questo mese, a febbraio. L'incontro di ieri, mercoledì 11 febbraio, con i rappresentanti dell’azienda, direttore stabilimento e del personale, è avvenuto in Confindustria. «Non abbiamo firmato - spiega Andrea Quaglietti, RUS di fabbrica, a nome anche dell’altro sindacato non confederale – perché l’azienda continua a non essere trasparente nel suo comportamento, sotto il profilo delle garanzie del futuro dello stabilimento ascolano del Gruppo. Non ci convince prima di tutto il fatto che la direzione non risponda alle nostre domande e non blocchi il processo di delocalizzazione che ha avviato, e poi anche questo modo di utilizzare a piacimento la cassa integrazione per gli operai di Campolungo, mentre nel suo sito cinese la produzione va avanti e anzi aumenta. Un metodo incomprensibile e inopportuno».
Per SDL e UGL, l’azienda «deve rispettare anche gli accordi siglati con i sindacati nell’ottobre scorso, che prevedevano la conferma a tempo indeterminato di 65 lavoratori, di cui 40 entro giugno, e non solo 6 come è avvenuto».
«Noi vogliamo che la Manuli – conclude Quaglietti - presenti un piano di rilancio delle attività produttive locali, e che la fabbrica di Ascoli torni ad essere quello di punta per il Gruppo multinazionale della gomma. Altrimenti l’allarme e la preoccupazione di centinaia di famiglie e anche di molte attività del suo indotto crescerà a dismisura nei prossimi tempi».