«Necessario un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati»
pianificazione operativa e finanziaria delle proprie attività; infrastrutture viarie; salvaguardia delle attività produttive artigianali e delle professionalità esistenti; corsia preferenziale per quanto riguarda l’accesso al credito; sinergie con università e centri di servizi per la formazione e l’aggiornamento tecnologico delle piccole e medie imprese. Queste, in sintesi, le priorità che la Cna di Ascoli Piceno, Coordinamento della Nautica, elenca al sindaco di San Benedetto del Tronto in un documento programmatico che l’Associazione degli artigiani ha appena consegnato al primo cittadino.
“La Cna è pronta a mantenere vivo il confronto su queste nostre tematiche che sono importanti per lo sviluppo socio economico del territorio” precisa Gino Sabatini, presidente della Cna di Ascoli, a cui fa eco Vincenzo Michettoni, presidente del Coordinamento della Nautica: “Diamo la nostra disponibilità alla partecipazione a un tavolo di confronto istituito dal Sindaco, consapevoli dell’importante funzione che lo stesso può svolgere per supportare l’amministrazione cittadina nell’elaborazione, monitoraggio e analisi degli intereventi che intende attuare per il comparto”.
La Cna, da mesi impegnata a promuovere iniziative in favore dell’imprenditoria sanbenedettese che opera sia nel settore della cantieristica e della nautica, sia in quello del turismo, ha deciso azioni ancora più incisive e mirate soprattutto in considerazione dell’approvazione da parte della Regione del Piano per i porti marchigiani. Un’opportunità che lo scalo sanbenedettese non può permettersi di perdere, come spiega Irene Cicchiello, funzionario Cna responsabile del Coordnamento della Nautica: “Il Piano Regionale dei Porti si pone l’obiettivo di individuare le più idonee configurazioni infrastrutturali ed organizzative dei porti. Per il Porto di San Benedetto del Tronto è una occasione per ripensare e dare definitivamente attuazione alle politiche di sviluppo di quello che un tempo era uno dei primi porti dell'Adriatico”.
La Cna Nautica ha già da tempo sottolineato le esigenze dettate dall’adeguamento dello scalo di alaggio, necessario alla luce dei mutamenti di un mercato proiettato sulla produzione di imbarcazioni sia nel settore pesca che diporto di dimensioni maggiori. Il prossimo passo dovrà essere obbligatoriamente un’azione sinergica che trasformi le esigenze dei diversi settori in una proposta forte e organica in grado di intercettare le risorse necessarie.