Il provvedimento mette in campo 10 milioni e 550 mila euro
in difficoltà, è stato varato oggi dalla giunta regionale il secondo pacchetto della manovra anti-crisi: il Fondo di garanzia per le Piccole e medie imprese. Il provvedimento mette in campo 10 milioni e 550 mila euro (6,8 milioni di risorse regionali complessive, compresi quindi 1,8 milioni di euro stanziati nel novembre scorso, cui si aggiungono 4 milioni di euro dalle Camere di commercio e dalle Province) destinati a interventi di sostegno e garanzia a favore delle Pmi. Il volume di finanziamenti attivabili ammonta ad oltre 200 milioni di euro, che si potranno moltiplicare anche con il ricorso al fondo centrale di garanzia del Mediocredito. Un atto, ha spiegato Spacca, condiviso con le istituzioni del territorio e le categorie economiche per dare "massima liquidità alle Marche", sostenendo i finanziamenti a micro e piccole imprese e coinvolgendo anche i confidi e le banche, con una missione di fondo: offrire stimolo e ossigeno finanziario alle piccole imprese, con una strategia coordinata di intervento tra diversi soggetti che non ha precedenti. E' quindi una risposta efficace, ha rilevato, alla fase congiunturale che il sistema Marche sta attraversando. Un' azione vitale per attivare un volano flessibile e assecondare i processi di riallineamento del tessuto produttivo alle mutate condizioni del sistema economico, attraverso operazioni di finanziamento, ristrutturazione e riconversione delle imprese.
Due i canali di sostegno previsti: garanzie di secondo livello a breve e medio termine per il consolidamento delle passività e garanzie per progetti di ristrutturazione e riconversione aziendale di Pmi in particolari difficoltà. La garanzia di secondo grado sarà concessa in regime di aiuto 'de minimis' per il 70% della garanzia di primo grado e per una durata massima di 60 mesi; l'importo massimo del finanziamento garantibile non potrà superare i 500 mila euro per ogni impresa. Il Fondo di garanzia per le imprese risponde del 70% delle perdite relative alle insolvenze garantite dai Confidi. La dotazione del Fondo di garanzia verrà ripartita in sei portafogli: uno per le aree di crisi e uno per ogni provincia. Uno strumento dunque - ha detto Spacca - che la Regione ha inserito tra le cinque priorità di governo per affrontare le difficoltà del 2009: coesione sociale per i lavoratori e le famiglie; investimenti nelle infrastrutture; provvista finanziaria con la Bei; accelerazione della spesa del bilancio 2009. "Ci stiamo impegnando quindi - ha concluso - non solo a 'resistere' insieme a tutta la comunità, ma a cercare anche le opportunità per ritrovare lo slancio da cui ripartire".