Crisi, economia marchigiana in ripresa solo dal 2010

Crisi, economia marchigiana in ripresa solo dal 2010

Beni e servizi per il 2009 diminuiranno dello 0,7%

allo 0,4%. Per il 2008, inoltre, si prevede per le Marche una contrazione dello 0,2%. Una tendenza in linea con la media nazionale sulla quale inciderà l'ingente decelerazione delle esportazioni di beni verso l'estero e, soprattutto, la caduta della domanda interna. Si prevede, tuttavia, che il prodotto interno lordo tornerà a salire solo tra qualche anno quando cioè si registrerà un +1% nel 2010 e un +1,5% nel 2001.
Anche gli scenari previsionali di beni e servizi per il 2009 non sono di certo rosei considerando che diminuiranno dello 0,7%, e bisognerà attendere il 2010 quando incrementeranno del 2,3% e il 2011 del 2,8%. Nel 2008, invece, i beni e servizi registreranno un incremento dello 0,5%.
Gli scenari di previsione inerenti spese per consumi delle famiglie, sia per il 2008 sia per il 2009 faranno registrare una probabile diminuzione dello 0,3%. Nel 2010, invece, incrementeranno dell'1,3% e nel 2011 dell'1,9%. Al contempo gli scenari di previsione per gli investimenti fissi lordi segnalano un -0,9% nel 2008 e un -0,6% nel 2009 mentre la ripresa è prevista per il 2010 e il 2011 (rispettivamente 0,1% e 2%).
Questo quanto emerge da un'indagine del Centro Studi di Unioncamere in collaborazione con Prometeia i cui dati per le Marche sono stati elaborati dall'agenzia giornalistica Dalla A alla V.
Stilando un quadro a livello nazionale risulta che a pagare il prezzo più alto della crisi economica prevista per il 2009 sarà il Mezzogiorno: -0,6% l’andamento del Pil previsto in quest’area contro il –0,3% della media nazionale, con Basilicata (-0,9%), Molise, Puglia e Calabria (-0,8%) fanalini di coda della classifica regionale. Solo l’Emilia Romagna sembra destinata a contenere il peso della crisi, incrementando la propria attività produttiva dello 0,1%.