Autotrasporto, chiuse oltre 150 ditte pesaresi

Autotrasporto, chiuse oltre 150 ditte pesaresi

Nei trasporti del mobile si segna -30%. In difficoltà anche la meccanica e il manifatturiero

si aggiungono non pochi problemi relativi alla vertenza del settore e al mancato rispetto degli impegni assunti dall’esecutivo con la categoria nell’accordo del giugno scorso. Tardano infatti le norme che mettono a disposizione della categoria le risorse promesse da tempo e mai rese disponibili (200 milioni di euro).
I contraccolpi di questa crisi stanno mettendo a dura prova l’autotrasporto della provincia (che conta circa 1.800 imprese con quasi 4.000 addetti), storicamente uno dei comparti più attivi e dinamici del nostro tessuto economico. Lo afferma la CNA-Fita che denuncia un preoccupante trend per la categoria in provincia di Pesaro e Urbino. 
“Nella graduatoria dei comparti in difficoltà - dice il responsabile provinciale di CNA-Fita Riccardo Battisti - ci sono gli autotrasportatori impegnati nel mobile. Per molte di queste ditte la riduzione delle consegne è stata del 20-30%. Per decine e decine di ditte che prima effettuavano consegne settimanali (a volte anche bisettimanali) nelle varie regioni italiane, i carichi si sono quasi dimezzati. Ora si consegna anche una sola volta ogni 15-20 giorni ed a volte nemmeno con carico pieno. Ma non c’è solo il mobile. E’ crisi nera anche per i camionisti che operano nel settore dell’edilizia e del manifatturiero”.
Anche di questo discuterà la delegazione pesarese da domani impegnata a Roma per fare il punto sullo stato della vertenza con il Governo guidata dal presidente provinciale della Fita Cna, Lucio Barattini.