«Dal 15 di gennaio, giorno in cui finirà la cassa integrazione, i lavoratori saranno posti in mobilità»
on. Claudio Scajola, sollecitando intervento per una positiva soluzione della vicenda Ahlstrom che restituisca serenità ai lavoratori e alle loro famiglie. «E’ l’ultimo giorno di un anno davvero infausto per l’economia picena - scrive il sindaco - I venti di crisi che hanno squassato gli scenari internazionali, hanno duramente colpito la nostra realtà produttiva ed economica territoriale, lasciando sul terreno numerose imprese chiuse, lavoratori in cassintegrazione e in mobilità.
Uno scenario impressionante e preoccupante con il quale ci apprestiamo ad aprirci al nuovo anno. Certo non manca la fiducia nella ripresa del sistema produttivo ma le preoccupazioni sono molte e forti.
Il bollettino sul fronte del lavoro e dell’occupazione ci lancia preoccupanti segnali.
Migliaia di lavoratori hanno perso il lavoro. Migliaia di famiglie hanno trascorso un Natale niente affatto sereno. Lungo è l’elenco delle imprese, anche di quelle “storiche” che con la loro attività avevano contraddistinto il piccolo miracolo economico piceno e che oggi, invece, hanno chiuso i battenti e con essi anche l’ultima speranza per quanti vi si erano aggrappati.
E’ il caso, l’ultima in ordine di tempo, della Ahlstrom, un tempo Cartiera di Ascoli Piceno.
Per i circa 200 dipendenti, dopo una lunga attesa tra vicende alterne, è ormai prossima la parola fine.
L’azienda finlandese proprietaria dello stabilimento, ha comunicato infatti che non c’è più futuro per questa fabbrica.
Dal 15 di gennaio, giorno in cui finirà la cassa integrazione, i lavoratori saranno posti in mobilità e, mi risulta, che la stessa azienda abbia comunicato al Ministero dello Sviluppo Economico che non parteciperà al tavolo negoziale organizzato dallo stesso Ministero.
Un fatto gravissimo che chiude, definitivamente, ogni possibile spiraglio.
E’ la fine di un’era - prosegue Celani - Eppure, molte erano le speranze che venivano poste nel "Protocollo d'intesa per il rilancio produttivo ed occupazionale della Val Vibrata (Teramo)- Vallata del Tronto (Ascoli Piceno)" che era stato siglato a Roma presso il Suo Ministero.
Un protocollo che stabiliva una vera e propria "road map" per il rilancio economico e occupazionale delle due aree confinanti con il supporto di strumenti legislativi e tecnici di notevole spessore, per attrarre nuovi investimenti produttivi nelle due zone a cavallo tra le due Regioni.
Il nostro territorio ha risorse, competenze e capacità per contrastare la crisi ed è in grado di lavorare tenacemente per tenere aperta la prospettiva di una nuova qualità dello sviluppo.
Occorre però una maggiore vicinanza da parte delle autorità ministeriali, da parte dello Stato nei confronti di un territorio già fortemente penalizzato da una Regione spesso “matrigna”.
Per questo mi rivolgo alla Sua personale, cortese, attenzione perché voglia spendere la Sua moral suasion per il raggiungimento di un accordo che restituisca serenità ai lavoratori della Ahlstrom e ai loro familiari ma, soprattutto, dia un segnale, forte, della vicinanza del Governo a questo comprensorio.
Sarebbe quindi auspicabile - conclude il sindaco - che la SV potesse ricevere una delegazione di lavoratori e rappresentanti sindacali guidata dal sottoscritto per una più compiuta disamina della vicenda».