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Sindacati: no al rinvio delle norme sulla sicurezza
«Non possiamo ignorare la continua strage delle morti sul lavoro»
Milleproroghe, del Consiglio dei Ministri di giovedì 18 dicembre, è stato definito il rinvio al 30 giugno 2009 della valutazione dei rischi aziendali e delle relative sanzioni - fanno sapere Cgil, Cisl e Uil di Ascoli - Ma le proroghe non finiscono qui poiché slitta al 16 maggio 2009 anche il termine di applicazione della norma relativa alla comunicazione degli infortuni sul lavoro di durata superiore a 1 giorno.
A fronte di questa scellerata decisione non possiamo che esprimere un giudizio negativo. Si ricorda che è in corso da mesi, presso il Ministero del Lavoro, un confronto per arrivare alla revisione del Testo Unico. Le associazioni datoriali chiedono, in particolare, una riduzione della parte sanzionatoria a carico delle imprese. Come se riducendo le sanzioni si possono ridurre i morti sul lavoro.
Ignorano volutamente l’applicazione di importanti aspetti del Testo Unico a partire dalla operatività degli RSL e dei Rappresentanti alla sicurezza territoriali per le piccole aziende, gli aspetti dell’informazione e formazione dei lavoratori.
CGIL, CISL ed UIL sia a livello nazionale, sia a livello locale, hanno espresso la loro netta contrarietà al rinvio del Governo per le misure contenute nel Testo unico per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.
Il rinvio, a nostro avviso è un attentato alla salute e alla vita dei lavoratori; non possiamo ignorare la continua strage delle morti sul lavoro (nel nostro Paese da gennaio a settembre 2008 già risultano 778 decessi sul lavoro – 16 nella Regione Marche) con grandi costi sociali ed economici nonché con aspetti etici.
Ancora una volta - conclude la nota - viene dimostrato che la gravità dello stato della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro non è frutto della fatalità, ma di precise e gravi e colpevoli inadempienze e dei continui rinvii nell'applicazione delle norme».