Famiglie e non autosufficienti, le risorse per le Regioni

Famiglie e non autosufficienti, le risorse per le Regioni

Uilp: «Lo stanziamento biennale, pari a circa 700 milioni di euro, ancora insufficiente»

risorse del Fondo per le non autosufficienze per gli anni 2008/2009. Alla Regione Marche sono stati assegnati le seguenti risorse:  

Anno

Quota Nazionale €.

Quota Regione Marche

%

2008

299.000.000,00

8.811.246,45

2.95

2009

399.000.000,00

11.758.151,62

2.95

Francesco Fabiani, segretario UILP, ricorda che si è concluso così l'iter di approvazione dell'atteso provvedimento, che si è rivelato più complesso del previsto in quanto, dopo l'intesa raggiunta in Conferenza Unificata lo scorso 20 marzo, la conclusione anticipata della legislatura ne aveva interrotto il processo di perfezionamento.
Il testo del Decreto conferma i criteri di riparto e la destinazione delle risorse verso 3 aree prioritarie:

1.      sistema di accesso;

2.      presa in carico della persona non autosufficiente attraverso un piano di assistenza;

3.      rafforzamento dei servizi sociali e socio-sanitari con priorità per la domiciliarità;

(Sistemi peraltro già previsti nell'analogo provvedimento del 2007)

«Lo stanziamento biennale, pari a circa 700 milioni di euro - prosegue Fabiani - risulta ancora insufficiente rispetto ai bisogni espressi dalle persone non autosufficienti e dalle loro famiglie, ma comunque rappresenta un investimento significativo per qualificare la rete dei servizi socio sanitari territoriali - per la parte di pertinenza sociale.
Oltre a questo finanziamento si registra anche la ripartizione tra le Regioni della quota del Fondo per le politiche della famiglia, pari a 25 milioni di euro per l'anno 2008, con una finalizzazione analoga alla precedente.
Infatti è stato pubblicato di recente in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Dipartimento delle Politiche per la Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il quale prevede (Legge Finanziaria 2008), il sostegno ad interventi volti a favorire la permanenza od il ritorno nella comunità familiare di persone non autosufficienti in alternativa al ricovero in strutture residenziali socio-sanitarie».
«Le risorse stanziate, anche grazie alla mobilitazione del sindacato dei pensionati - secondo Fabiani -dovranno tradursi in una programmazione degli interventi a livello regionale che rispetti: l'aggiuntività dei finanziamenti nazionali nei confronti di quelli stabiliti a livello territoriale; il perseguimento delle finalità di carattere generale previste dalla normativa nazionale; l'implementazione di strumenti di monitoraggio e valutazione degli interventi».