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Crisi: dalla Provincia 1 milione a piccole e medie imprese
Il fondo agirà come garanzia per l'attivazione di nuovo credito
un primo finanziamento di 1,8 milioni di euro, mentre altri 5 milioni sono previsti nel 2009. Il Fondo di solidarietà controgarantisce un nuovo finanziamento richiesto dalle PMI e garantito dai Confidi per allungare la scadenza di debiti da breve a medio termine. La prima parte dei finanziamenti potrà essere utilizzata solo dalle imprese nelle aree più critiche della regione: il Fabrianese e il Piceno. La Provincia di Ascoli concorrerà al Fondo attraverso un intervento di 1 milione di euro, interamente destinato al proprio territorio. «Le piccole imprese – ha sottolineato il presidente Rossi - possono allungare le scadenze e posticipare gli impegni presi con le banche, avendo così la liquidità per continuare a operare. Sono però dell'opinione che se si ascoltasse di più la base, coinvolgendo gli attori del territorio, sarebbe meglio».
Il fondo inoltre, grazie a un 'gearing' (il rapporto tra il totale massimo delle garanzie che il fondo può concedere rispetto al capitale versato) pari a 20, potrà generare, sommando all'investimento della Provincia la metà del milione e 800.000 euro già stanziati dalla Regione, finanziamenti per 40 milioni di euro.
«Nei primi giorni del mese di gennaio – aggiunge Rossi - verrà poi riunito il tavolo di coordinamento provinciale per valutare le proposte da rivolgere al sistema bancario, a cui va chiesto uno sforzo in più e ragionare su ulteriori interventi che saranno messi in campo da Provincia e Camera di Commercio per supportare le imprese».
Secondo Gino Sabatini, presidente della CNA Ascoli, il Fondo «è senza dubbio un atto per dare aiuto alle aziende, però è necessaria un'azione guida che impedisca alle banche di limitare i propri danni a scapito delle piccole imprese». «In un momento di così grande difficoltà qualcosa è stato accolto, qualcosa no – spiega il segretario interprovinciale della Confartigianato Uapi Guido Tarli – tuttavia il provvedimento va nella giusta direzione».
Con il Fondo di solidarietà sono garantibili solo le operazioni di consolidamento a medio termine effettuate da banche che contemporaneamente si impegnino a mantenere, a favore delle imprese in questione e per un periodo di almeno 4 anni, almeno il 70% delle linee di credito a breve in precedenza concesse. Secondo Basilea II le banche dei paesi aderenti dovranno classificare i propri clienti in base alla loro rischiosità, attraverso procedure di “rating”.
Le banche diventano quindi sempre più attente nella valutazione dei rischi per i crediti a piccole e medie imprese. Per le PMI allo stersso tempo cresce l'interesse a migliorare il ranking e a porre maggior attenzione alla funzione finanziaria. C'è il timore che le banche saranno portate a ridurre il credito a favore delle PMI ed allo stesso tempo ad alzare i tassi di interesse. D'altra parte più è basso il rating, più costa il finanziamento e quindi cresce il guadagno della banca. «D'accordo gli interventi – aggiunge Marco Rossi della Confartigianato Uapi Kuferle - ma la politica deve fare la sua parte e tenere sotto controllo il sistema bancario».