Sei mesi in più per spendere 2,5 miliardi di euro

Sei mesi in più per spendere 2,5 miliardi di euro

La proroga a giugno 2009 consentirà a regioni ed agli enti locali di concludere programmi attivati

L’Italia avrà sei mesi in più per spendere 2,5 miliardi di euro di fondi strutturali della programmazione 2000 – 2006 che  il nostro Paese non era riuscito ad impegnare in maniera adeguata. I fondi avrebbero corso il rischio di essere “ghigliottinati”al 31 dicembre di quest’anno ma la Commissione, per far fronte alla crisi finanziaria sull’economia reale del nostro Paese  ha allungato la scadenza.
La proroga fino a giugno 2009 per l’utilizzo dei fondi regionali europei, consentirà alle regioni ed agli enti locali di portare a termine i programmi attivati.
La parlamentare europea Monica Giuntini, membro della commissione Politica regionale ha così commentato la notizia: “ho apprezzato la tempestività con cui la commissaria UE alle politiche regionali Danuta Hubner, ha saputo collegare la politica di coesione al piano per il rilancio delle economie europee:”
L’altra buona notizia è che la Hubner ha richiesto in Commissione la disponibilità anticipata,già dal 2009, di altri 2,37 miliardi di euro per l’Italia a favore del nostro sistema regioni-enti locali, in tal modo le regioni potranno disporre di un flusso di risorse della massima importanza in un momento di grave crisi.    
L’on.Giuntini ha fatto anche un appello alle nostre regioni “a non far cadere nel vuoto i fondi che Bruxelles ha attivato dando priorità ai settori dell’efficienza energetica e di quello abitativo nonchè  aiutare in maniera tangibile le piccole e medie imprese.”
C’è da ricordare che per i fondi 2007-2013 pesano sulle regioni gravi ritardi, che occorre superare per evitare che dalla seconda metà del 2009 i programmi entrino in stato di emergenza;le risorse europee, destinate all’economia sociale, rappresentano un contributo importante nell’attuale fase che presenta connotazioni economiche recessive.
E sempre ieri la Commissione europea ha varato un altro investimento di oltre 1,7 miliardi di euro in progetti ferroviari. Il finanziamento contribuirà in misura decisiva a realizzare la Galleria del Brennero e quella del Moncenisio, fra Torino e Lione e ad avviare la preparazione della linea ferroviaria tra Trieste e Divaga. L’Unione europea, investendo oggi in infrastrutture, è in grado di rispondere, nel medio periodo alla crisi economica. Realizzando la rete transeuropea di base si sosterrà la competitività dell’Europa e si affronterà positivamente la sfida dei cambiamenti climatici.