Confcommercio: non serve l'anticipo dei saldi

Confcommercio: non serve l'anticipo dei saldi

Al via dal 6 gennaio i saldi invernali nelle Marche

31/12/2006 che i saldi invernali 2009 potranno essere effettuati da martedì 6 gennaio a domenica 1° marzo. Con la stessa predetta delibera sono stati altresì fissati i periodi dei saldi estivi che andranno da martedì 7 luglio a martedì 1° settembre. Oltre a ciò non è stata prevista nessuna altra variazione in merito alla normativa dei saldi ne tanto meno per quella delle “vendite promozionali”, che restano pertanto vietate nel mese di dicembre e nei trenta giorni antecedenti alle vendite di “fine stagione”. “Ogni qualvolta vengono definiti i periodi dei saldi – evidenzia il direttore Confcommercio Giorgio Fiori – si creano malcontenti, contrastanti, tra gli operatori, poiché alcuni vorrebbero che iniziassero più tardi mentre altri li vorrebbero anticipare già a dicembre”.
“L’idea di anticipare i saldi – segnala Fiori - è anche trapelata durante il recente incontro tra Governo e Parti Sociali come ipotesi da valutare, ma la circostanza a nostro avviso non aiuterebbe affatto i consumi in questa fase di crisi economica”. “L’anticipazione dei saldi – spiega Fiori – non modificherebbe infatti la quantità dei consumi, ma semplicemente sposterebbe questi consumi, che sono fortemente programmati dalla gente, da gennaio a dicembre. Inoltre si chiederebbe ai negozi di sacrificare fortemente i margini natalizi, considerato che gli sconti ormai si aggirano intorno al 40%”. “No dunque – dice il direttore Confcommercio - ad una modifica in corsa, anche perché le aziende hanno già programmato per tempo sia le campagne pubblicitarie, che i turni di riposo e ferie dei propri addetti”. “Se invece la questione è rivedere il sistema di regole, “a bocce ferme”, è possibile fare un ragionamento, anche se qualche esercente sta già esponendo la merce in vetrina con saldi più o meno mascherati, (e chi lo farà anche da lunedì 1° dicembre, violerà la legge), al di là del fatto che, pur essendo innegabile che vi sia una crisi dei consumi, certe operazioni non sembrano utili”.