Si guarda in primo luogo alle imprese marchigiane (3.700 per con 37 mila addetti)
alla crisi, l'hanno definita i promotori, il presidente della Camera di Commercio Alberto Drudi, e Ugo Calzoni, amministratore unico di Fiere di Pesaro, "che ha spinto a modificare dalle fondamenta un evento che per quarant'anni aveva un senso, ma ormai era superato".
Da qui la scelta di cambiare, a partire dal nome e dalla data dell'expo, per consentire alle aziende di gestire meglio il programma di partecipazione alle fiere, anche internazionali. Quattro importanti architetti italiani cureranno la direzione artistica del Salone: Enrico Tonucci, Roberto Felicetti, Vanda Venturi ed Alfredo Zengiaro. Domo 360 Pesaro si lega alle condizioni condizioni e alle esigenze attuali del mercato "e prova a rispondere alle richieste dei produttori di mobili, le cui aziende saranno in stagnazione, se non in recessione, almeno fino ai primi sei mesi del 2009", ha ricordato Drudi.
A partire dal 2009, Domo 360 si svolgerà ogni anno: negli anni dispari si occuperà del mondo della cucina, nei pari darà spazio ai nuovi progetti dedicati alla casa. Si guarda in primo luogo alle imprese marchigiane (3.700 per con 37 mila addetti, senza contare l'indotto) e a quelle pesaresi in particolare. Ma l'expo apre a tutto il sistema italiano dell'arredamento e dei complementi.
