Casagrande: un fatto nuovo ed eccezionale
L'anticipazione della Cigs ai lavoratori della Antonio Merloni è una "attività completamente nuova ed eccezionale" per la Provincia di Ancona - ha spiegato la presidente Patrizia Casagrande, all'atto della firma dell'accordo - necessaria per affrontare "una crisi che non ha precedenti nel nostro territorio". L'obiettivo è garantire lo stipendio ai lavoratori per gli ultimi 15 giorni di ottobre, novembre e l'inizio di dicembre, e possibilmente "anche la tredicesima". Senza l'intervento, i dipendenti avrebbero dovuto aspettare i tempi tecnici (circa tre mesi) di liquidazione da parte dell'Inps.
La Casasgrande ha ringraziato Cgil, Cisl, Uil e Confindustria Ancona, "perché un atto del genere non si fa da soli", ma anche la giunta e il consiglio provinciale, che nei giorni scorsi ha approvato all'unanimità la variazione di bilancio per destinare 2,5 milioni di euro all'anticipazione del trattamento di cassa integrazione per la A. Merloni. "Somme tratte da giacenze di cassa e che non pesano sui bilanci dell'amministrazione - ha sottolineato l'assessore Eliana Maiolini - dato che saranno restituite dall'Inps nei primi mesi del 2009". Il protocollo, siglato oggi anche da Marco Manzotti della Cgil, Paolo Santini della Cisl e Renzo Perticaroli della Uil, "é un atto importante - ha commentato Manzotti -, un elemento di certezza in una vicenda i cui esiti appaiono ancora incerti". E - ha fatto notare l'assessore al lavoro Maurizio Quercetti - "é solo il primo passo, è un accordo tra le parti sociali che fa da cornice a quello che ci sarà successivamente con l'Inps".
La procedura prevede contatti diretti con i lavoratori per verificare le varie posizioni e "già da martedì comincerà la raccolta dell'apposita modulistica" negli spazi messi a disposizione dall'azienda nelle fabbriche. Il vice presidente della Provincia Giancarlo Sagramola ha sollecitato però anche "un impegno forte" da parte dei tre commissari nominati dal ministro Scajola per gestire il gruppo in amministrazione controllata in base alla legge Marzano, affinché facciano richiesta per la cassa integrazione all'Inps e al ministero: "di fatto sono una nuova azienda".
Il protocollo non è comunque l'unico fronte di impegno della Provincia di Ancona per la crisi della A. Merloni: l'amministrazione sta predisponendo nel bilancio di previsione 2009 un fondo di garanzia a sostegno delle piccole imprese dell'indotto, "in modo - ha spiegato Sagramola - da allungare i tempi di pagamento alle banche". E per il gruppo fabrianese, "bisogna garantire la continuità della produzione e un flusso di vendite accettabile". La Provincia inoltre aprirà una sua sede operativa a Fabriano, già dalla prossima settimana, presso l'Istituto agrario Vivarelli. Anche Confindustria si schiera a fianco dell'indotto: "abbiamo un incontro con i tre commissari oggi pomeriggio a Fabriano - ha detto il presidente Giuseppe Fiorini - faremo persenti le difficoltà delle imprese della fonitura e subfornitura: oltre ai crediti, c'é anche un problema di continuazione di rapporto".