sugli ammortizzatori sociali in deroga a favore delle Marche. Si tratta di un fondo aggiuntivo di cinque milioni di euro, rispetto ai sei milioni già disponibili. “Tale Fondo – ha commentato il presidente Spacca – è uno dei pilastri dell’Accordo di programma Regione-Governo e offre tutele fondamentali al reddito dei lavoratori in difficoltà. Infatti, con questo accordo, si estendono alle piccole imprese i benefici altrimenti a disposizione solo delle grandi imprese. Tali risorse si aggiungono a quelle già ottenute in passato dalla Regione e aiuteranno ad affrontare le situazioni locali di sofferenza socio-economica. La tempestività con cui è stata accolta la nostra richiesta è un buon segnale di fiducia per tutta la comunità regionale”. Lo strumento degli ammortizzatori sociali in deroga è stato più volte utilizzato dalle Marche e oggetto di specifici Accordi Ministero-Regione. In passato, in cinque anni, le Marche hanno potuto contare su 42 milioni di euro di ammortizzatori sociali in deroga, attivati quasi esclusivamente per il Sud delle Marche - il Piceno – nei settori delle calzature e della moda. “Ci rendiamo conto – ha detto Spacca – che non si può pensare di attivare risorse di questa entità, ma, è importante che si possa creare un rapporto di leale collaborazione istituzionale per fronteggiare insieme le situazioni di maggiore sofferenza”. Nel corso dell’incontro odierno al ministero del Welfare, il presidente Gian Mario Spacca ha illustrato le situazioni di maggiore problematicità, sotto il profilo economico-occupazionale, che riguardano tutto il territorio marchigiano.
Due, in particolare, le situazioni maggiormente in sofferenza: il Fabrianese e il Piceno, anche se Spacca ha precisato che l’attivazione di questa opportunità potrebbe essere estesa a eventuali altri contesti. “Siamo una regione manifatturiera – ha detto – che basa il proprio tessuto produttivo sulle piccole e medie imprese, molte di queste al disotto dei 15 addetti. Vogliamo che ci sia una solidarietà concreta verso chi vive condizioni di difficoltà, anche per salvaguardare il tessuto sociale della regione, un territorio già duramente colpito dal terremoto di dieci anni fa. La crisi econonomico-finanziaria che stiamo vivendo ci preoccupa e, per questo, dobbiamo essere attrezzati per rispondere alle emergenze”. Il presidente ha illustrato le iniziative già messe a punto dalla Regione per fronteggiare la situazione: il Fondo di garanzia, con il coinvolgimento degli Istituti di credito e delle Camere di commercio; il programma attuativo del FAS che destina risorse a tutti i territori, puntando sul volano dell’innovazione, delle infrastrutture e dell’internazionalizzazione, oltre al ricorso a fondi BEI per dare sviluppo a diversi settori, a cominciare dal turismo.