«Necessario fare un fronte comune con le Istituzioni perché la fabbrica venga salvata»
- fa sapere una nota dell'Ugl Chimici - La nuova proprietà non ha nemmeno comunicato alla RSU il giorno in cui sarà pagato. Il ritardo dello stipendio accresce la rabbia ed il disagio dei lavoratori - continua l'Ugl - è inaccettabile lo slittamento del pagamento della mensilità.
C’è il macigno del Piano Industriale ed il passaggio dei marchi dalla Novico spa alla Novico medical trading srl. I lavoratori sanno per bene che se la strada rimanesse questa, si andrebbe diritti alla chiusura del sito produttivo di Ascoli Piceno. Le organizzazioni sindacali - conclude l'Ugl - hanno ribadito la necessità di fare un fronte comune con le Istituzioni perché una fabbrica storica come la Novico venga salvata».
