Incidenti sul lavoro, nelle Marche calo del 4,3 per cento

Incidenti sul lavoro, nelle Marche calo del 4,3 per cento

Resta stabile il numero dei decessi. La provincia più virtuosa è quella di Ascoli

(5.966 infortuni) quelli che coinvolgono lavoratori immigrati. Stabile il numero dei morti, 32, con la differenza che, nel 2006, 12 decessi erano dovuti a incidenti stradali per recarsi sul luogo di lavoro, con una percentuale pari al 37,5% del totale, mentre nel 2007, il dato sale a 17 casi, pari al 53% del totale. E' quanto emerge dal rapporto annuale regionale Inail 2007, presentato oggi ad Ancona. "La flessione - ha rilevato il direttore Inail Marche, Sandro Passamonti - conferma un trend positivo, già registrato lo scorso anno (-2,7% rispetto al 2005), e supera di 2,6 punti percentuale, quella nazionale del 2007, pari a 1,7. In questo modo le Marche si situano, in base al numero degli occupati e alla frequenza degli infortuni, al nono posto della graduatoria nazionale 2007, contro il secondo posto occupato nel 2003, dopo l'Umbria".
La provincia più virtuosa è quella di Ascoli Piceno, con 6.217 (7,2%) denunce in meno rispetto al 2006, seguita da Macerata (-5%), Ancona (-4,5%) e Pesaro (-1%). In base ai settori di attività, l'agricoltura registra un calo del 14%, con 2.868 incidenti, a fronte dei 3.349 del 2006, l'industria e i servizi del 3,4%, mentre quello delle costruzioni, con 3.607 eventi nel 2007 contro i 4.050 del 2006, continua, nonostante la flessione, ad annoverare il maggior numero d'infortuni. Seguono il commercio (2.594), l'industria dei metalli (2.046), i trasporti (1.590) e l'industria meccanica (1.358). Per quanto riguarda il comparto infortunistico dei dipendenti statali, si rileva un aumento delle denunce (+7,5%), con un andamento diversificato nelle quattro province. Calano Macerata e Ascoli Piceno, mentre crescono del 19% Ancona e Pesaro, presumibilmente per la maggior concentrazione di uffici statali e di scuole, poiché gli incidenti occorsi a studenti confluiscono in questa gestione.
Gli infortuni mortali sono stati 30 nell'industria e 2 in agricoltura, con una maggior concentrazione nel settore delle costruzioni, sei in tutto, che registra comunque tre casi in meno rispetto al 2006.
La diminuzione del numero dei morti avvenuta all'interno degli ambienti lavorativi, determinata dall'aumento di quelli che hanno perso la vita a causa d'incidenti stradali (17 su 32) per andare e tornare dal lavoro, segnala un miglioramento nell'azione istituzionale di sicurezza e prevenzione delle morti bianche.
Da ultimo, l'aumento delle denunce di malattie professionali: 1.897 nel 2007, contro le 1.835 dell'anno precedente, secondo l'Inail non va letto in termini negativi, in quanto riguarderebbe malattie non tabellate, come tendiniti, sindromi del tunnel carpale, artrosi ed altro, evidenziando al contrario una maggior consapevolezza da parte dei lavoratori sull'origine dei loro problemi di salute. A determinare questi miglioramenti, secondo Giuliano Tagliavento, dirigente del servizio di Sanità pubblica della Regione Marche, hanno contribuito le numerose iniziative di prevenzione informazione e vigilanza, messe in campo dall' ente da lui rappresentato, in collaborazione coi soggetti istituzionali coinvolti, pubblici e privati.
Tra queste il Patto per la salute nei luoghi di lavoro, siglato nel 2007, e l'avvio operativo del nuovo Comitato di coordinamento, deliberato a giugno tra la Regione, le istituzioni e le parti sociali, in ottemperanza alla legge 81.