A.Merloni, nel pomeriggio corteo a Roma

A.Merloni, nel pomeriggio corteo a Roma

Partirà da piazza della Repubblica alle 14.00 diretto a piazza Barberini

Merloni di Fabriano presso il ministero dello Sviluppo economico e alla manifestazione nazionale organizzata dai lavoratori del gruppo, con un corteo che partirà da piazza della Repubblica alle 14.00 diretto a piazza Barberini. Illustrando oggi in consiglio regionale il quadro della crisi e le iniziative adottate da Regione e Governo, che ha concesso l'applicazione della Legge Marzano, il presidente della giunta Gian Mario Spacca ha esortato l'assemblea a dire "una parola forte per evitare operazioni finanziarie e speculative" sul futuro dell'azienda. No, in particolare "allo spezzatino, una prospettiva che noi rifiutiamo. Ai commissari nominati dal Governo per gestire la crisi chiederemo un'azione per il rilancio dell'attività produttiva degli stabilimenti". Il consiglio regionale dovrebbe approvare una mozione in mattinata e chiudere i lavori in anticipo.

La delegazione della Regione Marche, che parteciperà all'incontro tecnico presso il Ministero e al corteo dei lavoratori della Antonio Merloni a Roma, è formata, oltre che dal governatore Gian Mario Spacca, dai consiglieri del Pd Marco Luchetti(Pd-Dl), Cesare Procaccini (Pdci), Giuliano Brandoni (Rifondazione comunista), Graziella Ciriaci, Giacomo Bugaro e Franco Capponi (Pdl-FI). Il consiglio regionale non ha esaminato la mozione, persentata da Capponi, sulla crisi del gruppo in modo da chiudere i lavori più rapidamente e permettere alla delegazione di raggiungere Roma in tempo per la manifestazione. Il dibattito sulle comunicazioni svolte oggi da Spacca è stato rinviato alla prossima seduta dell'assemblea, convocata il 5 novembre.
 

Spacca: siamo vicini ai lavoratori
 «Abbiamo voluto essere vicini ai lavoratori e manifestare con loro per chiedere un’attenzione particolare per uscire presto da questa difficile crisi. Come ho detto questa mattina in consiglio regionale è indispensabile che tutta la filiera istituzionale sia coesa e che si arrivi al più presto alla definizione di un Piano industriale per il futuro dell’azienda e di tutto il territorio».