Valdaso, una nuova Condotta Slow Food

Valdaso, una nuova Condotta Slow Food

Ugo Pazzi, apprezzato agronomo, progettista e docente, nominato primo Fiduciario

cerniera socio-economica tra le Province di Ascoli e Fermo. Da indotto prettamente agricolo, a forte vocazione ortofrutticola, l’area si è progressivamente sensibilizzata sui temi dello sviluppo territoriale. Non è dunque un caso se proprio su questo terreno, fertile oggi non solo per fisiologia, che un importante Movimento come Slow Food ha voluto apporre la sua prestigiosa impronta. Negli ultimi tempi un ambizioso gruppo di produttori locali, imprenditori e professionisti hanno sostenuto la nascita della nuova Condotta della Valdaso designando il trentasettenne Ugo Pazzi, apprezzato agronomo, progettista e docente, quale primo Fiduciario.
“Siamo una realtà giovane, dinamica, molto orientata all’innovazione - spiega Pazzi - che intende promuovere azioni focalizzate certamente sulla valorizzazione dei prodotti ma anche sul corollario di valori, tradizioni ed umanità che rendono questo territorio così straordinariamente e variamente abbondante”. Dopo circa quattro mesi di attività il bilancio è tutt’altro che trascurabile. “In effetti - prosegue il Fiduciario - fin dal giorno seguente la costituzione eravamo in prima linea a cogestire progetti: lo sviluppo del Disciplinare per la tutela del Tordo Matto alla Comunanzese, la progettazione di eventi divulgativi a vario livello, la partecipazione al concorso culinario La pesca nel piatto fortemente voluto dal GAL Piceno”.
E’ noto come Slow Food sia molto attiva nei temi del diritto al piacere, della tutela della biodiversità in agricoltura e della riscoperta di una dimensione più lenta e consapevole nei confronti del cibo e della quotidianità in genere. Partendo da questi orientamenti la Condotta intende farsi promotrice di progettualità che contribuiscano, efficacemente, a far sì che le risorse agricole, enogastronomiche, culturali e turistico-ricettive sappiano “fare sistema” avviando un processo di sviluppo territoriale realmente qualitativo. “Il nostro prossimo impegno - sottolinea Pazzi - è rappresentato dall’organizzazione di un Master of Food di primo livello incentrato sul vino. Il Master che si terrà a Montelparo, presso il Centro Turistico La Ginestra da Dicembre, proporrà ai partecipanti una formazione di elevata qualità sui temi dell’enologia (storia, tecniche di degustazione, abbinamenti vino-cibo, servizio) ovviamente con uno sguardo molto attento al territorio”.