Una delibera provinciale chiede al Ministero delle Infrastrutture di arrivare ad una modifica
che operano da tanti anni e che rischiano, dal 17 agosto 2009, di non poter proseguire la loro attività.
Ad agosto del 2009 entrerà infatti in vigore una norma che impone anche alle aziende di piccole dimensioni particolari requisiti economici (la stipula di una fidejussione per garantire adeguata capacità finanziaria dell’impresa) e professionali (occorre il titolo della scuola dell’obbligo per partecipare all’esame di idoneità) per iscriversi all’Albo degli autotrasportatori.
Da agosto dunque, se non cambieranno le cose, dovranno sottoporsi a questi ulteriori e costosi adempimenti tutte le aziende che utilizzano mezzi di massa a pieno carico sopra 1,5 tonnellate (prima il limite era di 3,5 tonnellate). Un provvedimento che riguarderà tutti gli autotrasportatori, anche quelli finora esenti, visto che, sostanzialmente, non esistono in commercio mezzi adibiti al trasporto merci che abbiano un peso inferiore. E le Province, che hanno la competenza in materia di tenuta degli Albi professionali, saranno costrette a negare le iscrizioni.
“E’ una di quelle situazioni create dai continui aggiornamenti normativi, resisi necessari anche per adeguare la legge italiana a quella comunitaria – spiega l’assessore ai trasporti della Provincia Ubaldo Maroni - il nostro Servizio Autorizzazioni e controlli tecnici ed amministrativi ha rilevato e segnalato queste gravi incongruenze che rischiano di mettere in crisi alcune centinaia di posti di lavoro solo nel territorio della provincia di Ascoli, per non parlare dell’indotto. Per questo venerdì scorso, in una seduta straordinaria della Giunta - ricorda Maroni- abbiamo approvato una delibera che chiede al Ministero delle Infrastrutture di adoperarsi per arrivare prima di agosto 2009 ad una modifica della normativa che ripristini la situazione preesistente, o che almeno riservi le nuove più stringenti regole solo alle nuove iscrizioni salvaguardando chi già da tanti anni opera nel settore. In subordine, chiediamo una proroga dei termini entro i quali le ditte dovranno adeguarsi”.
L’assessore Maroni ha annunciato che la delibera, che la Provincia trasmetterà ai parlamentari, alle organizzazioni sindacali e alle associazioni di categoria, è stata portata all’attenzione dei colleghi delle altre Province italiane che si sono riuniti in questi giorni a Torino per l’annuale assemblea nazionale dell’Upi affinché il tema diventi oggetto di un appello congiunto al Governo.