Crisi del Piceno, Cna: serve cambio di passo

Crisi del Piceno, Cna: serve cambio di passo

Sabatini: «Un grido di allarme giunge dal settore dell’edilizia»

sono le piccole imprese in quanto la grande dimensione d’impresa fa registrare - su base nazionale  - un calo occupazionale dello 0,2 per cento a fronte di un più 1,5 delle Pmi.
Nella Regione Marche il saldo previsionale è positivo soprattutto a carico delle imprese da uno a 9 dipendenti: su un totale di 2.130 nuove assunzioni, infatti, 1.510 faranno riferimento proprio a questa dimensione di impresa. Entrando nello specifico della provincia di Ascoli Piceno si prevede un saldo positivo di 440 unità.
“Sebbene questi dati appaiano rassicuranti – afferma Gino Sabatini, presidente della Cna di Ascoli Piceno - nella nostra provincia la presenza storica dei grandi marchi produttivi e la loro tendenza ad abbandonare il nostro territorio desta gravi preoccupazioni ai fini occupazionali in quanto questa fuga di imprese di grandi dimensioni si somma a una grave crisi del mondo artigiano che vede nei primi mesi dell’anno un saldo negativo di 338 unità.
La grave situazione economica che l’imprenditoria di piccole dimensioni sta vivendo è dovuta soprattutto alla generale mancanza di liquidità che porta al non rispetto dei pagamenti concordati contrattualmente da parte dei privati e dalla forte stretta creditizia praticata dagli istituti di credito. Gli imprenditori si trovano al centro di un circolo vizioso per cui il mancato rispetto dei pagamenti influenza negativamente la possibilità di ricevere credito da parte degli istituti. Inoltre gli imprenditori artigiani e i piccoli imprenditori in genere tendono a non effettuare licenziamenti per poter disporre, in caso di ripresa, di manodopera già formata, continuando a limare  i profitti e mettendo a repentaglio la sopravvivenza della stessa impresa”.

“Un grido di allarme – prosegue il presidente Sabatini - giunge dal settore dell’edilizia che sta vivendo momenti di vera stasi e che, rappresentando un quarto di tutte imprese iscritte all’albo, costituisce di fatto un pericolo per l’economia generale”.
“La crisi finanziaria internazionale, al netto degli interventi di salvataggio da parte dei governi, non spaventa solo il mondo del credito – conclude il presidente della Cna - ma raggiunge anche il singolo cittadino che non potendo prevedere l’approdo finale tende a contrarre le spese. Al contempo non investe più il risparmio nel settore immobiliare (ma non solo) in quanto l’andamento del costo della vita è in continuo rialzo e l’inflazione ben più alta di quella programmata.
In questo quadro quello che è stato fatto non è più sufficiente. E’ necessario un cambio di passo e che la classe dirigente e politica si attivi, mediante le migliori competenze, per individuare nuove strategie di sviluppo che consentano - attraverso l’utilizzo accorto delle poche risorse disponibili - di intervenire a sostegno di quelle piccole imprese che, sebbene troppo piccole, sebbene non capitalizzate, sebbene in forte sofferenza, continuano a garantire lavoro e occupazione”. 

 

Sicurezza sul lavoro, al via corsi a Fermo
Formazione e sicurezza devono andare di pari passo per un obiettivo comune. La CNA di Fermo come di consuetudine organizza corsi di formazione per datori di lavoro sulla sicurezza in aziendale. Recependo le direttive del Testo unico sulla sicurezza, che pone in evidenza l'importanza di essere formati ed informati, sui rischi specifici aziendali, la Cna darà il via ai corsi Lunedi 13 ottobre presso la sede di  via 25 aprile ,37/b a Fermo.
I corsi saranno così articolati: RSPP 13,14,15,16 ottobre, corso per Adetto All'antincendio e gestione emergenze il 17 ottobre, mentre  le lezioni di primo soccorso si svolgeranno nei giorni 20, 21, 22 ottobre.
La CNA si mette a disposizione per tutti gli artigiani che volessero partecipare ricordando che questi corsi sono obbligatori a norma di legge. Per ulteriori informazioni contattare il Responsabile Cna della Sicurezza, Gian Daniele Battilà, al 329/0607211, o Alessandro Migliore, al 329/0607398.