Edilizia, nelle Marche in calo la produzione

Edilizia, nelle Marche in calo la produzione

Tra i problemi degli imprenditori edili, la difficoltà di accedere ai crediti bancari

un calo crescente nella produzione complessiva, pari a 2,8 punti percentuali, contro il -1,3 dello stesso periodo del 2007. Lo ha evidenziato il presidente regionale dell'Associazione nazionale costruttori edili (Ance), Alfredo Mancinelli, sulla base di un'indagine svolta dal Centro Studi di Confindustria Marche. Perdono un po', anche se in maniera differenziata, tutti i settori del comparto: dall'edilizia abitativa, con diminuzioni del 4,4%, causate soprattutto dal calo della domanda di abitazioni private, pari al 4,7%, a quello dei lavori pubblici, con flessioni intorno al 5,2%.
In controtendenza l'edilizia abitativa pubblica sovvenzionata, che aumenta del 4,2% rispetto al gennaio-giugno 2007, ma incide poco sull'andamento complessivo perché riguarda un numero limitato di costruzioni. La dinamica congiunturale investe anche il mercato del lavoro, con una riduzione dell'1,3% del numero degli operai e un leggero aumento (0,2%) degli impiegati, segno - ha rilevato Mancinelli - che le aziende cercano di ristrutturarsi decurtando manodopera.
Tra i problemi degli imprenditori edili, la difficoltà di accedere ai crediti bancari per circa il 16-20% degli operatori, che giudicano inoltre, in una percentuale del 50-60%, troppo oneroso il costo dei prestiti bancari.
Eccessivamente lunghi anche i tempi di pagamento per i lavori eseguiti, con incrementi che vanno da 84 a 90 giorni. "Di questo passo - ha annunciato il presidente dei costruttori edili di Pesaro-Urbino, Alberto Roscini, entro quattro o cinque anni avremo il 30% d'imprese in meno". I presidenti delle Associazioni dei costruttori di Ancona Annalisa Canuti, di Ascoli Piceno Raniero Jacoponi, e di Fermo Federico Steca, hanno individuato nel project financing uno strumento innovativo per sostenere le imprese. L'altra opportunità indicata dai costruttori per risollevare il comparto, è quella di un'adeguata ripartizione finanziaria delle risorse del Piano casa nazionale.