Si tratta di diritti previsti dalla legge e già regolati
riferimento a presunti diritti d’autore. Si tratta di moduli di pagamento inviati da parte della società SCF (Società Consortile Fonografici), con sede a Milano.
In molte delle comunicazioni giunte a tali attività si fa esplicito riferimento al pagamento di diritti connessi in particolare alla diffusione di musica nei locali pubblici.
Di fronte a questa mare di bollettini sono in tanti a chiedere come comportarsi e se pagare o meno. La CNA di Pesaro e Urbino invita espressamente tutti a non pagare tali bollettini in quanto si tratta di diritti connessi già previsti dalla stessa legge che tratta i diritti d’autore e dunque già regolarmente regolati nei rapporti con la SIAE (la Società Italiana Autori ed Editori).
“Pertanto - commenta la responsabile di Cna.Com, Luciana Nataloni - appare quanto meno discutibile una ulteriore richiesta di pagamento per un tributo che viene già abbondantemente riconosciuto attraverso i diritti Siae”.