Il gruppo Merloni smentisce di aver contratto debiti per 1 milione di euro con l'azienda
Sant'Antonio, porta i libri contabili a Palazzo di Giustizia e chiede il concordato preventivo. L'azienda conta 179 dipendenti, dei quali 26 impiegati e 153 camionisti (metà dei quali sono rumeni, polacchi e albanesi); i mezzi di trasporto sono 150. La Spinelli Trasporti è entrata in una grave crisi. Si stima un indebitamento di circa 12 milioni di euro nei confronti delle banche e delle compagnie che vendono il carburante, anche se l'azienda vanterebbe grossi crediti presso altre imprese. Le cause del buco sono da rinviare al caro gasolio e al mancato incasso di commesse da parte di alcune aziende.
Nominato commissario dal tribunale il commercialista Filippo Di Leonardo. «Chiederemo al commissario di presentare la richiesta di cassa integrazione per tutti i dipendenti» fa sapere Nazzareno Mercuri della Uil.
Nel frattempo il gruppo elettrodomestico Antonio Merloni «smentisce in maniera decisa di aver contratto debiti per un milione di euro con l'azienda Spinelli di Ascoli Piceno», ora in concordato preventivo, così come invece avevano riportato alcuni quotidiani ed emittenti tv. In una nota, la A. Merloni afferma che «i debiti scaduti nei confronti di Spinelli ammontano a una somma di molto inferiore, circa 224 mila euro, sulla quale peraltro erano in corso trattative per un pagamento rateizzato. Risulta quindi non corretta, e altamente lesiva dell'immagine del Gruppo, l'affermazione secondo cui la procedura di concordato preventivo del fornitore Spinelli, indebitato da tempo per oltre 10 milioni di euro, sarebbe imputabile soprattutto alla A. Merloni».