/« labito che portava», inaugurata la mostra al Museo D'Annunzio
« labito che portava», inaugurata la mostra al Museo D'Annunzio
Fondamentale l'impegno delle Fondazioni ForModa e Fonticoli e dellazienda Brioni Roman Style
Il Guardaroba del Poeta - una consistente raccolta di capi di vestiario appartenuti a d’Annunzio, abiti, soprabiti, cappelli, accessori - torna in Abruzzo dopo una sapiente opera di recupero e restauro, voluta dalla Soprintendenza al P.S.A.E. per l’Abruzzo.
Accanto agli abiti originali, ci saranno quattro abiti dannunziani, interpretati, nella loro ricostruzione, dai Maestri sarti della grande sartoria pennese della Brioni Roman Style.
L’opera di restauro è stata affidata al Museo storico-didattico della antica tappezzeria di Bologna, diretto da Stefano Zironi, ed è stata coordinata da Calcedonio Tropea. Attraverso una paziente opera di pulitura, smacchiatura, ricucitura, risarcimento e ricomposizione dei tessuti, assai deteriorati dall’azione congiunta della polvere e dell’umidità, specie nelle parti più delicate e friabili, come le fodere ed i capi in seta, il Guardaroba può essere ora esibito in tutto l’originario prestigio della sua alta qualità formale e sartoriale, assumendo la connotazione, che gli è propria, di una raccolta di eccezionale suggestione, intimamente legata alla fortissima personalità del Vate e felicemente evocativa della sua figura.
“Il Museo Casa Natale di G. d'Annunzio si arricchisce di una nuova sezione dedicata alla collezione di abiti e accessori di abbigliamento originali del Poeta. Gli abiti, che sono stati oggetto di un sapiente restauro, sono esposti nelle nuove vetrine di elegante design appositamente progettate per la collezione dagli architetti Carlo Serafini ed Elio Rodio, dalle forme ondulate, a riprodurre la “freschezza marina” e la folgorante immagine dell’onda che anima i versi dell’Alcyone (1902). Completa l’allestimento, una suggestiva documentazione fotografica, tratta dall'archivio Nunes Vais, che ritrae d'Annunzio che indossa questi stessi abiti. Nelle sale riallestite, sono anche esposte nuove interessanti acquisizioni di fotografie e documenti, relativi alla famiglia d'Annunzio. Nelle vetrine, inoltre, trovano più degna sistemazione i calchi del volto e della mano del Poeta ed anche la stanza dedicata alle imprese militari si presenta con una connotazione specifica, grazie al nuovo allestimento. Altro importante intervento ha riguardato il rifacimento del letto in ferro battuto di Luisa d'Annunzio, realizzato dai maestri artigiani di Fara Filiorum Petri, sulla base del rilievo, ottenuto grazie alla documentazione fotografica di Pasquale De Antonis, degli anni '40. Una serie di coperte del lanificio ottocentesco “Vincenzo Merlino” di Taranta Peligna, che hanno interessato anche gli altri letti del museo, completa l'allestimento, finalizzato al recupero filologico degli ambienti, nel rispetto dell'atmosfera ottocentesca della casa-museo.
L'attenzione e l'impegno che la Soprintendenza ha profuso in questi ultimi anni, per la tutela e la valorizzazione di questo bene, si concretizza oggi con la riapertura di queste sale” ha dichiarato Anna Imponente, Soprintendente PSAE dell’Abruzzo.
L’impegno delle Fondazioni ForModa e Fonticoli e dell’azienda Brioni Roman Style ha consentito la migliore cura della mostra che sarà successivamente esposta all’interno di altre manifestazioni di moda, in un continuum logico e storiografico con la precedente Mostra “Portava un abito…”, favorevolmente accolta nel 1995. “Un legame tra passato e presente, in una ideale continuità di valori estetici, tra il fascino dello stile dannunziano e l’eleganza, ugualmente senza confini, della produzione classica della Brioni Roman Style, che ha portato nel mondo la tradizione sartoriale abruzzese, di quegli artigiani che d’Annunzio ben conosceva ed ammirava. Il nuovo guardaroba contribuirà non poco a rendere presente fra noi il cantore della nostra terra, in quell’idea tutta sua di fascino e di eleganza da vivere anche in casa. E l’abito, messaggio immediato della propria personalità, arricchirà questa presenza, così esaltata dalla suggestione del vestire in sublime portamento e nel proprio stile di vita. A settant’anni dalla sua scomparsa, ci sembrerà di rivivere l’emozione del suo ritorno alla casa della madre” ha dichiarato Lucio Marcotullio, Presidente Fondazioni Fonticoli e ForModa.
“Brioni è orgogliosa di presentare questa iniziativa che ci riporta alle nostre origini, almeno per metà abruzzesi. Da sempre l’Azienda ha voluto essere vicina ad un territorio che ha dato i natali ad uno dei due fondatori, Nazareno Fonticoli: lo ha fatto investendo in iniziative culturali, formative, sociali che sono passate attraverso scuole, asili, mostre, pubblicazioni. “Io ho quel che ho donato” amava ripetere il Vate, quanto di più vero anche per Brioni. Considero quello di oggi il proseguimento di un percorso iniziato nel 1995 con la mostra “portava un abito” a dimostrazione dell’affinità elettiva con d’Annunzio, la sua personalità, la sua eleganza: nel 1995, in occasione del nostro cinquantesimo anniversario, inserimmo in quella mostra degli abiti riprodotti sulla base delle creazioni di d’Annunzio; il recente ritrovamento e restauro di altri suoi capi ci ha dato la possibilità di dilettarci ancora con i tagli che egli richiedeva a Londra come in Abruzzo” ha dichiarato Andrea Perrone Co-Amministratore delegato Brioni Roman Style S.p.A.
Con l’occasione sarà presentato un Catalogo che oltre ad illustrare i capi esposti contiene una specifica sezione dedicata alla Casa-Museo.