Un'azienda su 5 è in perdita
Un'impresa su cinque, secondo il rapporto che esamina le 2mila società più grandi, risulta in perdita mentre il 13,5% è in sofferenza (rapporto oneri finanziari/fatturato supera il 3%). I fattori che frenano maggiormente lo sviluppo delle imprese locali, ha rilevato però Giorgetti, sono da ricercare altrove: il cambio euro/dollaro, l'aumento dei costi energetici, incremento degli oneri finanziari, forte concorrenza del Far-East. A livello regionale, ha aggiunto il direttore di Esg 89 group, si affianca la carenza di infrastrutture. Nelle Marche i comparti più 'pesanti' sono commercio (438 imprese e 22,24% del totale), meccanico-metallurgico (285 società), edilizia-immobiliare (193), legno-mobili (175) e cuoio-pelle (174). Per il fatturato spicca il commercio (6,2 miliardi di euro), seguito dal settore elettrico-elettronico (5,5 miliardi) e dal meccanico-metallurgico (4,8 miliardi). La crescita più consistente l'hanno registrata i settori edilizia-immobiliare (+31,09%), meccanica (+22,39%) e commercio (+16,07%). Ascoli Piceno (+18,75%) e Macerata (+18,19%) sono state le province più brillanti rispetto a Pesaro (+14,86%) e Ancona (+12,33). Gli utili sono calati soprattutto nel tessile-abbigliamento (-26,29%), commercio (-3,95%) mentre meccanico-metallurgico (+44,47%) e cuoio-pelle (+32,12%) sono quelli cresciuti di più. Le società in sofferenza salgono da 207 a 259. Il 64,5% del totale ha un patrimonio netto superiore a 500mila euro e l'11,57% è sotto i 100mila euro.