Stop da Trieste a San Benedetto, dal 4 agosto al 2 settembre
calendario delle interruzioni del “fermo biologico”, riprendendo le indicazioni del Governo che aveva già prefissato uno stop alla pesca per non più di 30 giorni. Si parte dunque dal 14 luglio per arrivare al 12 agosto, per il Medio – Basso Adriatico, da Pescara a Gallipoli. Sarà poi la volta del Medio – Alto Adriatico, da Trieste a San Benedetto, dal 4 agosto al 2 settembre, mentre Ionio e Tirreno, compresa la Sardegna, da Taranto ad Imperia, si fermeranno dal 30 agosto al 28 settembre. Infine, si fermeranno Sicilia e Sardegna, dal 15 settembre al 14 ottobre. Inoltre per le misure di tutela biologiche accessorie è stato previsto che fino al 31 ottobre 2008 la pesca a strascico e/o volante è vietata entro una distanza dalla costa inferiore alle 4 miglia ovvero con una profondità d’acqua inferiore a 60 metri, in Adriatico, ad eccezione di Montefalcone e Trieste e dello Ionio. In Adriatico, da Trieste a Bari (e quindi a San Benedetto) per i due mesi successivi alla fine del fermo via sarà un ulteriore giorno di stop settimanale, il venerdi. «Anche se ancora una volta il fermo pesca si concretizza per la nostra provincia nel clou della stagione estiva – ha dichiarato il direttore Confcommercio Giorgio Fiori – siamo solo parzialmente soddisfatti per come alla fin fine si è definita la vicenda, considerato che, per il problema del caro gasolio era stato ipotizzato inizialmente uno stop alla pesca doppio, rispetto al passato. Certamente – continua Fiori - non sarà difficile per i ristoratori sambenedettesi trovare il pesce fresco anche ad Agosto, ma se il fermo fosse stato attivato per fasce, come da sempre chiediamo, sarebbe stato più facile mitigare la psicosi che si ingenera in alcuni consumatori e cioè che durante il fermo si trova solo pesce congelato, con la consequenziale penalizzazione dell’offerta gastronomica che è anche una forza del turismo del Piceno».