Le vendite di fine stagione non possono protrarsi per più di 8 settimane
estivi iniziassero a fine luglio, anche quest’anno le vendite di fine stagione partiranno ad inizio mese e precisamente da sabato 5 luglio così come peraltro già deciso dalla Giunta Regionale sin dallo scorso mese di Novembre.
A segnalarlo è la Confcommercio provinciale che ricorda con l’occasione, che prima di poter ufficialmente iniziare i saldi, ogni esercente deve darne comunque comunicazione al proprio Comune, con preavviso di almeno 5 giorni, specificando la data di inizio e la durata, considerando che, sempre secondo la legge, le vendite di fine stagione non possono protrarsi per più di 8 settimane e comunque concludersi entro il prossimo 1° Settembre. Le merci in saldo devono inoltre essere esposte con l’indicazione del prezzo praticato prima dei saldi e con quello nuovo, con la specifica dello sconto o del ribasso effettuato, espresso in percentuali. «La stagione primavera – estate – sottolinea il direttore Confcommercio Giorgio Fiori – è stata quest’anno piuttosto piovosa con il caldo arrivato con grande ritardo tanto che per buona parte del mese di Giugno le vendite di abbigliamento, calzature ed accessori sono andate alquanto a rilento. C’è dunque molta merce “estiva” ancora invenduta in tanti negozi per cui durante i saldi ci sarà un’offerta di prodotto molto elevata con sconti medi tra il 40 – 50%. Si prevede – aggiunge Fiori – che oltre il 70% delle attività commerciali di Ascoli e provincia partirà con i saldi già da sabato 5, ma ci saranno alcuni che rinvieranno di qualche giorno le svendite, per colpa appunto di questa stagione estiva arrivata troppo in ritardo. Non va comunque dimenticato che durante i saldi i margini si perdono pur se ci si garantisce una buona liquidità a breve per gli acquisti invernali, ma con poca redditività per il punto vendita». Con l’occasione la Confcommercio ricorda altresì che nei 30 giorni antecedenti e per tutto il perdurare dei saldi non è possibile effettuare vendite promozionali degli articoli di vestiario, confezioni, biancheria intima, articoli sportivi, calzature, articoli in pelle e mobili e che pertanto in questi giorni, se del caso, potrebbero svolgersi solo vendite di liquidazione, ma esclusivamente per cessazione attività o trasferimento di sede.