Edilizia, firmato il nuovo contratto nazionale

Edilizia, firmato il nuovo contratto nazionale

Aumento di 104 euro, 74 dei quali a partire dal 1° giugno

Lo comunica Leonardo Frascarelli, segretario provinciale e coordinatore regionale della Feneal UIL di Ascoli. Il provvendimento interessa 1.250.000 lavoratori dipendenti e 350.000 imprese. Nella provincia ascolana sono interessati oltre 5000 addetti. Le principali imprese del settore sono Ubaldi, CIM Matricardi, Rossi Medardo, Scarpetti, SIPA, Piegallini e Pignotti, Rinaldi, SEA, Castelletti, Troiani e Ciarrocchi, Travaglini srl, Soledi, solo per citarne alcune.
Il rinnovo introduce importanti punti normativi per incentivare la strutturalità del settore e la trasparenza del rapporto di lavoro. Sul fronte salariale è stato definito un incremento di 104 euro al parametro 130 suddiviso in due soluzioni: 74 euro dal 1° giugno e 30 euro dal 1° gennaio 2009.
A livello  normativo si è migliorato il sistema della carenza malattia riducendo da 7 a 6 giorni il periodo di malattia utile per maturare il diritto, da parte del lavoratore, a veder riconosciuto il 50% del salario per i primi 3 giorni di malattia. Per la copertura al 100% i giorni passano da 14 a 12.
Per i lavori pesanti e usuranti, si istituisce per la prima volta un fondo che prevede, per i lavoratori in particolari condizioni, l’erogazione di una prestazione che ne agevoli il pensionamento pari allo 0,10% dei versamenti in Cassa Edile.
Novità importanti anche sul tema della formazione: le imprese devono comunicare al sistema delle Scuole edili l’assunzione degli operai almeno tre giorni prima dell’inizio del lavoro, per consentire lo svolgimento di 16 ore di formazione attinenti le basi professionali del lavoro in edilizia e la sicurezza, con un richiamo formativo di 8 ore all’anno.
Inoltre sono state introdotte delle norme che prevedono la comunicazione scritta al lavoratore al momento della assunzione e dei passaggi di qualifica, che renderanno più trasparente il mercato del lavoro e offriranno maggiori certezze al lavoratore per il riconoscimento professionale ai fini dell’inquadramento. Il sistema delle Scuole edili avrà un ruolo attivo anche nella gestione e nella implementazione dell’incontro tra domanda ed offerta di lavoro. Per quanto riguarda la sicurezza, è stato dato mandato alle parti sociali nazionali di dare concreta attuazione ai rinvii operati alla contrattazione dal Testo Unico sulla sicurezza.
Importanti conquiste sono state raggiunte anche nella lotta contro il precariato. Si è convenuto che un’impresa non può avere alle dipendenze operai part-time in misura superiore al 3% del totale degli occupati a tempo indeterminato, e l’esclusione delle clausole elastiche e flessibili.
Ciò dovrebbe consentire la riduzione del ricorso indiscriminato al part-time, che spesso maschera il lavoro nero. Sul fronte dei diritti sono stati raggiunti risultati per gli apprendisti con il riconoscimento del fondo presso la Cassa Edile per la copertura dell’indennità sostitutiva in caso di maltempo. Inoltre sono state incrementate le percentuali per il lavoro notturno a turni e gli importi per l’Ape, l’anzianità professionale edile. Frascarelli sottolinea come «il rinnovo sia un fatto importante poiché offre risposte idonee al degrado del settore, a partire dalle normative sul precariato, alla lotta al lavoro nero, al rilancio della formazione e ad un maggiore intervento sulla sicurezza. Il rinnovo, inoltre, apre la strada anche alla positiva conclusione dei contratti con le altre controparti datoriali».