Ieri è stato messo a punto il "Documento di Venezia"dal ministro Zaia
Ieri, intanto, sotto la regia del ministro per le Politiche agricole Luca Zaia è stato messo a punto il 'Documento di Venezia', sottoscritto dai sette ministri europei dell'Agricoltura per salvare la pesca vittima del caro gasolio. In esso si chiede un aumento della dotazione finanziaria del fondo europeo per la pesca (Fep); la partecipazione finanziaria del Fep alle misure di urgenza di tipo sociale varate negli stati membri; un aumento della percentuale dei fondi del Fep da destinare ai fermi temporanei della pesca; la revisione della politica di ristrutturazione della flotta comunitaria; il permesso agli Stati membri di varare strumenti per stabilizzare il prezzo del gasolio per i pescatori; l'aumento dei massimali per gli aiuti di stato (de minimis) da 30 a 100 mila euro; e infine l'inserimento nel Fep di misure per meglio commercializzare i prodotti della pesca .
Le procedure - mette in evidenza il documento - devono essere attuate rapidamente, così che possano essere utilizzate sin dall'inizio del 2009. Il percorso italiano tracciato da Zaia passa anche per un decreto da portare in Consiglio dei ministri. Sono previsti: un fermo pesca da 30 a 40 giorni; ammortizzatori sociali e incentivi per chi vuole lasciare il settore; la rottamazione delle barche da pesca (intesa come restituzione delle licenze e riconversione dei natanti).