Continua lo "sciopero del prosciutto"
Prosegue la mobilitazione degli allevatori di suini a tutela della redditività dei loro prodotti, a cui ha aderito anche Suinmarche. «I nostri maiali sono pagati una miseria - spiega il presidente di Suinmarche Enrico Salvadego in una lettera al governatore Spacca e all'assessore all'agricoltura Petrini - ogni suino a peso vivo viene acquistato ad 1,20 euro al kg, mentre il costo di produzione si aggira intorno a 1,50-1,60 euro al kg. Una perdita di redditività che pone in seria difficoltà la sopravvivenza dell'intero settore". Settore che, seppure nelle Marche sia di modeste dimensioni rispetto alle regioni del nord Italia, mostra comunque una certa vivacità legata alle aziende di trasformazione alimentare, alla tradizione agricola ed enogastronomica, al circuito produttivo in cui l'allevamento, specie quello suino, si colloca a pieno titolo.
Sospesa la prima fase della protesta, con il ritiro dal mercato dei suini per le Dop, si è aperta una fase di discussione e concertazione con le altre parti della filiera e con il ministro Zaia, che ha portato alla stesura di una piattaforma. Di concerto con l'Anas (Associazione Nazionale Allevatori Suini) e con il sostegno delle principali organizzazioni agricole (Confagricoltura, Coldiretti e Cia) Suinmarche chiede l'appoggio "delle istituzioni e dell'intera cittadinanza a sostegno di una protesta che tutela gli allevatori e non solo».