Partnership tra il paese africano e imprese italiane tra le quali anche quelle marchigiane
sull'emergenza alimentare, un incontro che porterà alcune aziende del nostro territorio ad operare in Mauritania. L'iniziativa è stata intrapresa dal Consorzio Elmec che, lo ricordiamo, è un consorzio export costituito da piccole e medie imprese del settore elettronico, meccanico ed elettromeccanico del territorio piceno finalizzato ad agevolare lo sviluppo delle esportazioni delle aziende consorziate.
L'importante incontro, che si è tenuto all'Hotel Excelsior, si è svolto alla presenza del presidente della Repubblica Islamica della Mauritania Sidi Ould Abdallahi e dell'Ambasciatore della Mauritania in Italia Aly Ould Haibasi insieme con Giovanni Cimini Presidente del Consorzio Elmec e titolare della Western Co che opera nel settore dell'energia solare fotovoltaica, Alessandro Ciarma Titolare della Elettra Standard Oil che si occupa di impianti carburanti e distributori su container, Fabrizio Mori titolare della Mori srl la cui attività riguarda gli impianti di trivellazione per acqua ed edilizia e Luca Tarquini Direttore generale di Asteria – Istituto per lo Sviluppo Tecnologico e la Ricerca Applicata.
Dalla riunione è emerso che saranno instaurate efficaci partnership con le imprese italiane più dinamiche tra le quali anche le aziende del Piceno: la Western Co, infatti, oltre ad aver avviato un progetto pilota con il sindaco della capitale per l'illuminazione stradale e a verificare la possibilità di dotare di fonti di energia rinnovabile anche gli ospedali mauritani, potrà ad esempio intervenire per la fornitura di impianti ad energia solare per le case sparse ai confini del deserto; la Mori srl potrà fornire sistemi di pompaggio d'acqua per i villaggi e la progettazione di un potente sistema per alimentare le pompe di estrazione sul fiume Senegal ed inondare così le risaie; la Elettra Standard Oil potrà invece realizzare serbatoi per il carburante nel deserto mentre Asteria potrebbe fornire un valido supporto per l'ammodernamento dell'agricoltura, comparto che occupa il 66% della popolazione attiva, fortemente soggetto a ciclici periodi di siccità e incapace di soddisfare il fabbisogno interno.
Tuttavia l'economia della Mauritania si è evoluta notevolmente dagli anni '60 ma rimane ancora estremamente sensibile ai fattori esterni. Le esportazioni sono legate a due soli prodotti: minerali e pesca rendendo l'economia del paese fortemente dipendente dalle mutevoli condizioni dei mercati internazionali. La Mauritania è però dotata di un certo quantitativo di riserve di petrolio e di gas nelle acque territoriali oltre che di una quantità sufficiente di oro e di diamanti. Ed è proprio a tali riserve che affida le speranze del rilancio economico. Il Paese, attualmente, sta vivendo una fase di crescita intensa anche grazie alla scoperta di giacimenti petroliferi e all'estrazione aurifera su nuovi giacimenti. L'incremento della ricchezza pro-capite porta infatti il 40% dei cittadini ad avere una forte capacità d'acquisto.
La collaborazione con le imprese del nostro territorio apporterà dunque notevoli benefici ad un Paese che necessita di tutto, basti pensare che la capitale Nouakchott conta settecentomila abitanti insediati su abitazioni in cemento di uno o due piani con servizi essenziali in cui manca l'acqua e spesso anche l'energia.