Esiste invece un caso mondiale di libero liberismo che ci fagociterà
Accade e accadrà così per molto altro tempo ancora, accade e accadrà così finché i lavoratori di tutte le categorie e di tutti gli ambiti non capiranno che non solo si sta minando la struttura della nostra millenaria società fondata sul lavoro ma si sta intaccando il diritto minimo alla vita, il diritto di ciascuno di noi di avere “diritto al futuro”.
E badate che le scelte aziendali non sono frutto di errate valutazioni manageriali ma semmai la somma degli errori spesso VOLUTI dei sindacati e da alcuni "SERVIZIEVOLI” lavoratori. Le scelte che il sindacato continua ad effettuare, in primis CGIL CISL e UIL, vanno verso la sistematica distruzione del potere contrattuale generale dei lavoratori e, il perseguimento dell’obiettivo di spostare la contrattazione nelle aziende, ne è la prova provata.
Contrattare in azienda comporterà la disgregazione anche di quella poca unità che ancora resta ai lavoratori, si verificherà un indiretto ritorno alle gabbie salariali ed il via allo sfruttamento sistematico dei lavoratori nella maggior parte delle imprese medio-piccole italiane dove ancora oggi non è applicato nemmeno il Contratto Nazionale.
Gli attacchi interni alla sinistra CGIL, spinta dai propri dirigenti ad una progressiva “cislizzazione” dopo l’asservimento al Partito Democratico, è di una pericolosità e di una gravità senza precedenti e gli effetti saranno devastanti per tutti i lavoratori, per tutti noi che, fuori dalle stanze dei bottoni, continueremo ad essere sempre più precari e sempre più ricattabili.
Ormai dobbiamo capire che non esiste più un caso Manuli, non esiste più un caso AMA Aquilone, non esiste più un caso Ahlstrom; esiste invece un caso mondiale di “libero liberismo” che - se non saremo pronti a contrastare in maniera forte, decisa e reattiva - ci fagociterà rendendoci sempre più schiavi di un sistema capitalistico a senso unico.