L'agricoltura vede la scomparsa di 410 attività. In crescita il manifatturiero
un saldo negativo di 182 aziende. Agricoltura e commercio pagano il conto più pesante mentre torna a crescere il numero delle aziende manifatturiere, soprattutto nell'abbigliamento e nel mobile. Bene anche società immobiliari, aziende informatiche e imprese edili che sono ormai quasi un quarto di tutte le aziende iscritte all'Albo.
L'agricoltura vede la scomparsa di 410 aziende, con ripercussioni anche sull'occupazione nel settore, il commercio di 165, soprattutto piccoli negozi nei centri storici e nelle aree interne. In calo anche trasporti (-38), pesca (-28), alberghi e ristoranti (-22), intermediazione finanziaria (-39). Segnali di ottimismo arrivano invece dal manifatturiero, che vede una crescita delle aziende in attività rispetto alla fine del 2007. Complessivamente passano da 24.157 a 24.408 (+251). In particolare cresce il numero delle imprese dell'abbigliamento (+122) ma anche quelle del mobile (+94), della meccanica (+21), del calzaturiero (+17). "Per la prima volta da molti anni - commenta Unioncamere - torna a crescere il numero delle aziende manifatturiere dei settori tradizionali del sistema produttivo marchigiano, segno che, malgrado la congiuntura negativa, i nostri distretti hanno saputo consolidarsi e sono nuovamente capaci di attirare nuove capacità imprenditoriali".