Bluterma, firmata la cassa integrazione per 12 mesi

Bluterma, firmata la cassa integrazione per 12 mesi

D'Agostino: «Rafforzeremo il nostro impegno per trovare delle soluzioni industriali»

specializzata nella produzione di radiatori. La cassa integrazione, siglata oggi in Provincia alla presenza delle parti, avrà la durata di dodici mesi. Lo scopo della cassa integrazione è quello di valutare se in questo periodo dovesse farsi avanti un imprenditore disposto ad affittare una parte o tutto il capannone industriale. In questo caso una parte dei lavoratori sarà riassorbito.
La firma di oggi giunge al termine di un periodo di intense trattative, culminato anche con la rinuncia alla cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività da parte dei sindacati, ipotesi che l’azienda aveva proposto lo scorso 6 maggio.
Questa soluzione era stata verificata direttamente sul tavolo del Ministero del Lavoro dal Servizio relazioni industriali della Provincia, ed avrebbe comportato il riassorbimento di 40 unità e per i rimanenti 58 lavoratori – che avrebbero comunque usufruito della Cigs per 12 mesi - l’utilizzo di altri strumenti tra i quali l’attuazione di un piano di ricollocazione concordato con Provincia, Regione, associazioni datoriali e sindacati e l’accesso alle opportunità possibilmente derivanti dal protocollo di intesa per il rilancio della Val Vibrata e della Val Tronto. Questa scelta prevedeva anche il pagamento delle mensilità relative ai mesi di marzo ed aprile, previa verifica delle disponibilità finanziarie già esistenti e di quelle acquisibili attraverso la vendita di parte del magazzino, nonché la revoca della procedura di licenziamento collettivo attivata dall’azienda.
“Rafforzeremo il nostro impegno per  trovare delle soluzioni industriali  - dichiara il presidente della Provincia, Ernino D’Agostino - partendo proprio dalla piena attuazione del protocollo d’intesa che prevede il rilancio produttivo ed occupazionale della Val Vibrata e del Val Tronto, un obiettivo da perseguire con la massima determinazione”.
Oltre al presidente della Provincia D’Agostino erano presenti il responsabile del Servizio Relazioni Industriali dell'ente Paolo Rota insieme a Pierluigi Babbicola, funzionario del servizio, i curatori fallimentari della Bluterma, Andrea Lucchese, Fabrizio Menaguale.
La Rsu aziendale era assistita da: Giampiero Dozzi, segretario provinciale della FIOM – CGIL di Teramo; Paolo Guglielmi, segretario provinciale della FIM – CISL di Ascoli Piceno; Alessandro D’Isabella, segretario provinciale UIL -  UILM di Ascoli Piceno,; Andrea Quaglietti e Maurizio Mancini, rispettivamente segretario provinciale e componente della segreteria della SDL intercategoriale di Ascoli Piceno; Giuseppe Marucci, segretario provinciale UGL di Ascoli Piceno.

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