Fidimpresa Marche, un anno di crescita

Fidimpresa Marche, un anno di crescita

Nata il primo gennaio 2007, ha dovuto operare in piena crisi finanziaria

categoria. Fidimpresa Marche, il Confidi Unico del sistema Cna, ha avuto il merito di governare e gestire la “rivoluzione” che si sta consumando all’ombra dei nuovi parametri fissati da “Basilea 2” e di trasformarla in opportunità di crescita per le aziende associate. A conferma del buon lavoro fatto, i dati del 2007 che parlano, per le province di Ascoli Piceno e di Fermo, di un incremento del 25 per cento degli iscritti e di oltre il 10 per cento per quanto riguarda il valore delle operazioni effettuate.
“Questi numeri testimoniano che - sostiene Gianfranco Amabili, Presidente provinciale di Fidimpresa MASSIMO CAPRIOTTI E GIANFRANCO AMABILI Marche - nel nostro territorio si è continuato a investire malgrado il momento di difficoltà. Nella nostra provincia sono infatti aumentate le operazioni beneficianti del contributo Artigiancassa, in particolare quelle riguardanti gli investimenti strumentali. Ciò a riprova che quando un sostegno è ben progettato è anche in grado di creare sviluppo. La nostra più grande soddisfazione è poter dire che ai soci sono arrivati quei benefici auspicati con la fusione a livello regionale, con l’aumento dei prodotti e dei servizi soprattutto riguardo le cosiddette leggi agevolate, dalla 949, alla 240 e alla 598”.
Ma nei dati del 2007, che Fidimpresa Marche presenterà nel corso dell’Assemblea annuale in programma venerdì 30 maggio (ore 19), all’hotel Parco dei Principi di Grottammare, non c’è solo questo. Tra i fiori all’occhiello di un anno al top, da segnalare l’impegno crescente contro l'usura, la grande attenzione alle leggi per i finanziamenti agevolati, gli importantissimi accordi con i principali istituti di credito regionali. Nata il primo gennaio 2007, in conseguenza dell'operazione di fusione per incorporazione dei Confidi provinciali della Cna, Fidimpresa ha dovuto operare in piena crisi finanziaria dell'economia mondiale, trovandosi nella necessità di fornire risposte a migliaia di imprese con la necessità di ottenere credito,  garanzie,  finanziamenti, per affrontare un periodo difficile, con il rischio di una perdita di competitività sui mercati.
Un successo, quello ottenuto nel 2007 da Fidimpresa, che risulta evidente anche dalla crescita del numero dei soci, passati da 16.777 a 18.040. “Il positivo andamento della gestione che ha caratterizzato il passato esercizio – precisa il Direttore provinciale, Massimo Capriotti - si sta mantenendo anche nel corso dei primi mesi di quest'anno,  per cui è possibile prevedere, anche per l'anno 2008, un positivo andamento della gestione, in linea con il 2007".
“Si è recuperato – afferma Gino Sabatini, presidente della Cna di Ascoli Piceno – un proficuo rapporto di collaborazione fra Cna e Fidimpresa che ha consentito di realizzare quel progetto di sistema a rete che è alla base della capacità di dare risposte concrete agli associati e soci. Certo, non va dimenticato in quale contesto di difficoltà economica ci stiamo muovendo, soprattutto nel territorio Ascolano, ed il clima di stretta creditizia che rende sempre più difficile l’accesso al credito per le imprese. Difficoltà che si esaspera soprattutto per quelle gestite da giovani e da donne che, pure fronte di un ottimo progetto industriale o commerciale, non essendo spesso in grado di fornire garanzie reali, si vedono negato l’accesso a finanziamenti con tassi competitivi”.
“Il sistema Cna – precisa Sandro Coltrinari, presidente della Cna di Fermo – ha sostenuto le imprese in un momento particolarmente difficile. Ma non solo: proprio in un contesto non certo positivo è riuscita, grazie anche agli strumenti elaborati da Fidimpresa, a impostare una strategia per il futuro. Una strategia fatta di fiducia e di opportunità per gli imprenditori che vogliono investire nella loro impresa, per incrementarne la produttività o per non perdere la sfida dell’innovazione. In questo contesto, come presidente di Fermo, attendo la costituzione – che è in dirittura d’arrivo – del Comitato territoriale per la valutazione delle pratiche. Per dare, come proponemmo alla prima assemblea, una risposta capillare malgrado la Direzione regionale di Fidimpresa”.