Turismo, stop dei contratti "a chiamata"

Turismo, stop dei contratti "a chiamata"

Allarme della Confcommercio per il nuovo provvedimento

e si apprestano ad assumere anche il personale per l’intera stagione 2008. Ed è proprio sul fronte del personale che ci si sta scontrando su alcune novità introdotte dal contratto nazionale di lavoro del Turismo che, se pur mitigate da successivi provvedimenti legislativi, hanno fortemente penalizzato il settore. E’ il caso in particolare della legge 247/2007 (provvedimento di attivazione del protocollo del Welfare) che ha abrogato il “lavoro a chiamata”, molto utilizzato nel comparto turistico e riformulato il “contratto a termine”.
Lo stop al “lavoro a chiamata”, o “lavoro discontinuo”, a cui ricorrono massicciamente proprio le imprese turistiche stagionali per lo svolgimento di attività lavorative discontinue nel fine settimana, nelle festività e appunto nei periodi estivi, è stato bloccato dal 1° Gennaio 2008 ma è stata poi data la possibilità di riattivarli per il settore turismo, attraverso la contrattazione collettiva o integrativa. “La Confcommercio – evidenzia il direttore Giorgio Fiori – si è subito mobilitata per risolvere il problema addivenendo, se possibile anche in collaborazione con l’ordine dei Consulenti del Lavoro, ad un accordo sindacale regionale, ma se questo inspiegabilmente non si definirà entro il corrente mese, provvederemo ad effettuare, anche nell’interesse di tanti che attendono di essere rioccupati, singoli accordi sindacali aziendali”. “Restano comunque salve –aggiunge Fiori- le assunzioni di “lavoratori extra e surroga” per l’esecuzione di speciali servizi solo se di durata non superiore a 3 giorni, ma questo non risolve il problema per tanti albergatori e concessionari di spiaggia”. Sul fronte dei contratti a termine (o a tempo determinato) sono state introdotte diverse novità dalla predetta legge 247, quali quello del limite di 36 mesi di contratto presso lo stesso datore di lavoro, ma almeno questo limite non si applica, per fortuna, alle imprese turistiche stagionali, intendendosi per tali quelle con chiusura di almeno 70 giorni continuativi o 120 non continuativi nell’anno. Con l’occasione la Confcommercio ricorda alle imprese turistiche che per ogni ulteriore chiarimento in merito ci si può rivolgere al proprio Servizio Amministrazione del Personale, presso la Sede di Ascoli Piceno ovvero di San Benedetto del Tronto (Tel. 0735.780823).