Protect, gli ipovedenti nel mondo del lavoro

Protect, gli ipovedenti nel mondo del lavoro

Per dare nuove opportunità e formazione alto livello alle persone con disabilità

alto livello alle persone con disabilità divise: è questo lo spirito di fondo che anima PRO.T.E.C.T. – “Professional Training for Equal Chance”, progetto co-finanziato dal programma comunitario “Leonardo da Vinci” presentato stamane nella Sala Convegni dell’hotel Marche in un incontro pubblico  promosso dalla Provincia e dalla Sezione Provinciale dell’Unione Italiana Ciechi, impegnate da sempre in una proficua collaborazione nel campo della formazione, del lavoro e dell’integrazione sociale dei soggetti ipovedenti del territorio.
All’iniziativa erano presenti il Vice presidente della Provincia Emidio Mandozzi, il dirigente del Servizio Formazione professionale dell’Ente Maurilio Cestarelli, il presidente provinciale dell’Unione Italiana Ciechi Adoriano Corradetti, il presidente del consiglio regionale delle Marche dell’Unione Italiana Ciechi Armando Giampieri  e alcuni protagonisti del qualificato partenariato internazionale che lavora a PRO.T.E.C.T tra cui Alexandrina  Kostova, coordinatrice del  progetto e responsabile della “Fondazione per la riabilitazione dei ciechi” di Plovdiv in Bulgaria, Arrie Huijgen dell’istituto olandese “Bartièus”, Sergiu Ruba dell’Associazione rumena ciechi e docenti ed operatori del Dipartimento di Istruzione Speciale dell’Università di Sofia, del Centro per l’Adattamento Sociale dei Gruppi a Rischio di Plovdiv (Bulgaria)  e Gruppo “Camera Work” di  Jesi.
“Da tempo l’Unione ciechi provinciale è impegnata in progetti di respiro internazionale – ha spiegato Adoriano Corradetti - e PRO.T.E.C.T. costituisce un’ulteriore importante tappa di questa intensa attività”.
“La Provincia è impegnata nello sviluppo integrale delle persone disabili - ha sottolineato l’assessore Mandozzi – quello che presentiamo è un complesso di azioni e progetti per consentire a tutti di inserirsi a pieno titolo nel modo della lavoro e nel tessuto sociale e culturale del territorio. Questi scambi di esperienze internazionali che vedono coinvolta anche la nostra Provincia  rappresentano un tassello di rilievo di questo percorso e un grande esempio di civiltà e di collaborazione fattiva tra popoli che condivisono i medesimi valori di solidarietà ed amicizia”.
L’Italia è un modello all’avanguardia nell’integrazione lavorativa delle persone non vedenti – ha evidenziato Armando Giampieri - basta pensare che nel nostro Paese operano 15 mila centralinisti, 6000 fisioterapisti e 4000 insegnanti ipovedenti. Ma la precarizzazione e l’evolversi rapidissimo delle tecnologie toccano da vicino con più drammaticità anche i soggetti non vedenti. Ecco perché l’educazione e la formazione permanente sono gli strumenti più idonei per affrontare con efficacia i cambiamenti”. Maurilio Cestarelli ha infine annunciato che da settembre ad Ascoli, Fermo e San Benedetto del Tronto partiranno corsi per l’orientamento professionale promossi dalla Provincia e finanziati con le risorse del Fondo Sociale Europeo destinati a favorire l’integrazione delle persone con disabilità sensoriali.