Secondo lISTAT sono circa 7,5 milioni di italiani che vivono una situazione di povertà relativa
spese per i prodotti alimentari. Lo denuncia la UILP di Ascoli Piceno. Coloro che soffrono maggiormente di questi effetti sono gli anziani con + di 65 anni, che vivono soli, per i quali le spese per alimenti, energia ed abitazione assorbono oltre i 2/3 (67%) del totale delle spese mensili (per i single con meno di 35 anni questo vale per il 21.5%).
Secondo l’ISTAT sono circa 7,5 milioni di italiani che vivono una situazione di povertà relativa. Fabiani della UILP ricorda che gli anziani «sono la parte che maggiormente risente degli effetti dell’inflazione e che nel corso dell’anno questa produrrà ulteriori aumenti di spesa».
«Secondo alcune nostre indagini - dice Fabiani - su una spesa media di 467 euro per la carne sono destinati 106 euro, frutta ed ortaggi 84 euro, pane e pasta 79 euro, latte, uova e formaggi 64 euro. Occorre trovare delle soluzioni sia nel campo del controllo dei prezzi e delle tariffe (un ruolo importante deve essere assolto dai comuni con i mercati comunali – la UILP è da tempo impegnata con i comuni nella riduzione delle tariffe per le tasse sui rifiuti solidi urbani), dell’aumento delle pensioni, della revisione del fisco, delle spese per gli affitti».