Con l'obiettivo di quantificare i costi delle principali attività criminali per le imprese
un questionario inviato ad oltre 50.000 imprese del terziario (commercio, turismo, servizi) problemi ed aspetti connessi ai temi della sicurezza e della criminalità che interessano molte delle imprese e degli imprenditori del Paese.
L’obiettivo resta quello di quantificare i costi delle principali attività criminali per le imprese del commercio, anche in termini di mancato sviluppo. Inoltre, la ricerca punta a promuovere una campagna di sensibilizzazione nei confronti delle istituzioni contro fenomeni criminali come rapine, furti, estorsioni e usura di cui gli imprenditori del terziario sono da sempre vittime e ad individuare gli strumenti e le risorse per una più efficace azione di prevenzione e contrasto a fenomeni non sempre affrontati in maniera adeguata e che ostacolano la libertà d’impresa. «Ovviamente – segnala il direttore Confcommercio Giorgio Fiori – l’indagine, pur se a campione, interessa anche alcune imprese della provincia di Ascoli Piceno che dovranno rispondere a 27 quesiti, evidenziando anche le loro aspettative in tema di maggiore sicurezza peraltro richiesta da tutti i cittadini. Certamente i dati che verranno rilevati tra le imprese ascolane – aggiunge Fiori – saranno per fortuna ben diversi, in positivo, da quelli di altre realtà italiane ma con ciò, oltre a non più illudersi di vivere in un’isola felice, non bisogna mai abbassare la guardia anche nei confronti di episodi di mera microcriminalità». Gli imprenditori del terziario, non inclusi nel campione, possono comunque partecipare all’iniziativa, compilando il questionario disponibile sull’home page del sito www.confcommercio.it