Pfizer, le parti rimangono distanti

Pfizer, le parti rimangono distanti

Ugl: «Allo stato attuale non esistono i presupposti per concordare un cammino»

«Le parti rimangono distanti. Le richieste del sindacato sul Piano Industriale per il sito di Ascoli Piceno, sull’Organizzazione e nuovi inquadramenti, sull’Organico e stabilizzazione dei posti di lavoro coerenti con i volumi produttivi, sono rimaste senza risposta. La Direzione della Pfizer è ferma ad una illustrazione asettica dello scenario Pfizer nel mondo ed affonda il bisturi sul taglio dei costi del lavoro. Ad una domanda specifica della UGL sulla disponibilità del sindacato ad affrontare il tema dei costi sul fronte dei lavoratori, purché si inizi a tagliare sulle consulenze, sugli incarichi, sugli appalti, sui costi generali, sulla politica discrezionale dei premi individuali, la Direzione Pfizer ha risposto picche; le scelte, ha detto, sono aziendali e tali rimangono, non si discute.
La UGL-CHIMICI ritiene che l’intervento primario per il consolidamento e lo sviluppo del sito produttivo di Ascoli Piceno è strettamente legato ad un Piano Industriale che preveda la lavorazione di prodotti con ciclo produttivo integrale all’interno dell’azienda e ad alto valore aggiunto. Questo è il presupposto centrale per avere certezza sul futuro del sito produttivo di Ascoli Piceno ed è a questo obbiettivo che un Management radicato al territorio dovrebbe spendere le migliori energie.
La lunga storia di Upjohn prima, di Pharmacia dopo, di Pfizer oggi sta lì a dimostrare che l’aver vinto queste scelte ha consentito la crescita dello stabilimento di Ascoli Piceno.
Certamente il sindacato ed i lavoratori intendono partecipare attivamente ad un processo di riorganizzazione dello stabilimento per renderlo competitivo, ma chiedono il riconoscimento del loro ruolo, la crescita professionale ed economica, la stabilizzazione dei posti  di lavoro.
Allo stato attuale non esistono i presupposti per concordare un cammino per concordare con la Direzione Pfizer di Ascoli Piceno; anzi le relazioni industriali sono ad un passo dalla rottura.
Se lunedì 19 non ci saranno novità significative le OO.SS. dovranno andare all’assemblea generale dei lavoratori ed aprire un nuovo scenario operativo».