Aumenta il numero dei decessi, 31 nel 2006, mentre dovrebbero essere 33 nel 2007
alle rilevazioni Inail, con un trend migliore della media nazionale, in cui gli infortuni sono diminuiti rispettivamente dell'1,7% e del 6,6%. I dati sono stati resi noti oggi, durante la presentazione di un protocollo d'intesa tra Confindustria Marche e Inail. L'accordo riguarda la sicurezza sui luoghi di lavoro e pone l'accento sulla prevenzione. "Si tratta di dati che saranno consolidati solo a fine giugno - ha spiegato Sandro Passamonti, direttore dell'Inail regionale - ma che fanno sperare bene per il futuro", cioé che le Marche migliorino ancora la loro posizione rispetto all'ottavo posto in cui sono scese per incidenza di infortuni negli ultimi anni, dopo avere occupato in passato la seconda posizione. Purtroppo, secondo Passamonti, è invece aumentato il numero dei decessi, "che sono stati 31 nel 2006, mentre dovrebbero essere 33 nel 2007, a causa dell'esplosione di un deposito di fuochi d'artificio a Montegiorgio, costata la vita a tre persone: due dipendenti e il titolare".
Per il direttore dell'Inail Marche, l'emergenza di morti sul lavoro in Italia è probabilmente "solo una percezione", dovuta all'attenzione dei media "e anche al fatto che ne hanno parlato il papa e il presidente della Repubblica". In realtà, il tasso di incidenza di infortuni mortali sul numero di occupati dell'Italia è inferiore a quello europeo. "E in 50 anni - ha detto ancora - gli infortuni, compresi quelli mortali, sono diminuiti: nel 1956 i morti sul lavoro sono stati circa 3.900, c'é stato un picco nel 1963 con circa 4.000 decessi, ma nel 2006 sono stati 1.141".