Nella provincia ascolana coinvolte oltre 7 mila persone
il 31 dicembre scorso. Nella provincia ascolana sono coinvolti oltre 7000 lavoratori. La decisione dello sciopero è scaturita dopo diversi incontri tra l’Associazione dei costruttori edili (ANCE) e le segreteria nazionali di Feneal UIL, Filca CISL e Fillea CGIL. Lo ricorda Frascarelli Segretario della Feneal UIL di Ascoli.
Frascarelli denuncia come «negli incontri si sia registrata l’impossibilità di raggiungere una intesa a causa delle chiusure dell’ANCE sulle prestazioni economiche della malattia (ancora oggi ai lavoratori del settore edile non vengono pagati i primi 3 giorni di malattia), la regolamentazione del part time, che è diventato uno strumento per evadere salario e contributi (improprio nel settore), l’aumento del salario di 105 euro medie al terzo livello per la durata dello stesso contratto». «Le imprese - prosegue il segretario Feneal Uil - tentano di aggirare i processi di regolarizzazione introdotti dal Governo contro il lavoro nero e irregolare per favorire la sicurezza sul lavoro. Ciò in contraddizione nella più volte volontà espressa dall’ANCE nel voler salvaguardare le imprese regolari e virtuose del settore edile». Frascarelli conclude dichiarando come le forti pregiudiziali su questi argomenti «non permettono una soluzione positiva del negoziato».